Pagina:Vivanti - Vae Victis, Milano, Quintieri, 1917.djvu/140

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128 annie vivanti

vero e la fanciulla ridiventò il pallido spettro di prima.

Le due dame con un cenno di saluto si allontanarono.

Giorgio ed Eva, dopo un momento d’esitazione e d’imbarazzo, le seguirono.

«Ma guarda che ipocrisia! Che falsità!» esclamò sdegnata la signora Whitaker. «Non mi hanno mai detto che capivano l’inglese!»

«Già. Avranno voluto scoprire tutti i vostri fatti di casa,» commentò Lady Mulholland.

Un mormorio indistinto uscì dalle labbra di Giorgio. Ma Lady Mulholland si convinse d’aver frainteso. Impossibile che quel caro ragazzo avesse detto «Vecchia pettegola!»

In tutti i modi non potè accertarsene, perchè il giovane senza dir altro era entrato in casa.

«Non credo affatto che siano ipocrite,» asserì Eva. «Mi sembrano piuttosto intontite, sbalordite ancora dalle sofferenze, dal viaggio....

Povere creature! Non m’ero accorta che fossero così giovani. Hai visto, mamma? La più piccola è proprio una bambina.» Fece una piroetta sui tacchi ed esclamò: «Io torno da loro a discorrere un pochino.»

«No!» fece sua madre secca e recisa. «Resterai qui.»