Pagina:Vivanti - Vae Victis, Milano, Quintieri, 1917.djvu/182

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170 annie vivanti

Finchè vivo non mi uscirà dagli occhi quella visione: i due ragazzetti che si dibattevano strillando nella stretta di quegli uomini che, tenendoli per le spalle, li forzavano a star ritti — mentre due altri colpivano, pestavano quei piccoli piedi che si affondavano sanguinanti nel terreno....

Da quel punto in poi ricordo tutto. Ma prima?... Prima?

Quella nebbia bianca mi riempie il cervello, ora si sposta un poco, ora si solleva per un attimo.... poi torna ad avvolgere tutto in una impenetrabile nebulosità.

Cosa vuol dire Luisa quando mi chiede se ho scordato? Voglio forzarmi, forzarmi a ricordare.

Ritorniamo alla sera del mio compleanno: il quattro agosto. Vengono le nostre amiche. Si canta e si balla.

«Sur le pont
«D’Avignon
«On y danse,
«On y danse....»

Poi arriva Florian. — E riparte.

Ecco! l’ultima cosa che chiaramente, luminosamente ricordo, è quella sua partenza. Netto