Pagina:Vivanti - Vae Victis, Milano, Quintieri, 1917.djvu/46

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34 annie vivanti

ci seguirà con un cesto di sandwich, latte e frutta. E’ stata Mirella a suggerirlo. Ha detto stamattina a colazione: «Mammà! Adesso mi pare che siamo stati tristi abbastanza. Abbiamo pianto e strillato tutto ieri e ier l’altro. Oggi si potrebbe andare in escursione a Roche-à-Frêne.»

Mirella è intelligentissima; e sarebbe anche bella. Peccato che abbia i capelli che non si arricciano.


Sera, tardi. — Siccome niente d’importante è avvenuto quest’oggi — eccettuata una sola cosa — descriverò in questo diario la nostra escursione.

(Dirò subito la cosa importante: abbiamo veduto Florian e mi ha promesso di venire senza fallo a trovarci il giorno della mia festa.) Ora dunque parliamo della gita. Eravamo quasi allegre dopo essere state così tristi e spaventate in questi giorni passati a causa della guerra. Anche Lulù disse che era difficile pensare ad avvenimenti spaventosi con un sole così gaio e un cielo così bleu.

Frida per tutta la strada fu arcigna e silenziosa, e continuamente rallentava il passo per stare dietro a noi e vicino a Fritz. A proposito: Lulù ci disse che se il contegno della