Pagina:Vivanti - Vae Victis, Milano, Quintieri, 1917.djvu/60

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48 annie vivanti

veine Mellor, da cui non ci si aspettava nulla, mandò un parasole rosso. Veramente non avevamo invitato Verveine per questa sera perchè abita così lontano, quasi fuori del paese; ma visto il parasole, la inviteremo.

C’è mancato poco che mammà non lasciasse venire nessuno, tanto essa e Chérie si tormentano all’idea dei tedeschi; ma io ho pianto — e so che detestano di vedermi piangere — allora la mamma ha finito col dire che, dopo tutto, lasciar venire quelle cinque ragazze che vediamo tutti i giorni non era poi un ricevimento. Dunque verranno; ed io metterò il mio vestito rosa.

Il grande avvenimento di quest’oggi è stato l’arrivo di Amour nel suo cesto con quattordici franchi da pagare. Siamo molto contente di riaverlo; Chérie ha detto ch’era quasi come se le avessero regalato un cane nuovo per la sua festa. L’unica contrarietà riguardo ad Amour è che ha preso subito tra i denti la faccia di gomma dipinta che io aveva regalata a Chérie e non c’è stato verso di fargliela lasciare. E’ scappato via e si è nascosto per rosicchiarla in pace. Difatti, quando l’abbiamo poi ritrovata sotto al letto, tutti i colori erano stati leccati via e non era più che un pezzo di gomma infor-