Pagina:Vocabolario del dialetto napolitano (Rocco 1882, A - CAN).djvu/305

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CAL — 283 — CAM


Caloppare. Galoppare.

Calore. Calore. Morm. Fedr. 1. 2. 1. Quann’era state no nc’era calore.

Fuoco amoroso. Perr. Agn. zeff. 5. 58. Ntosto comm’uovo a lo calore sujo.

Perdere li calure vale Perdere le forze, il vigore.

Reducerese a li calure e simili vale Ridursi a stato miserabile, da una contrada di Napoli dove i terreni eran di poca estensione e poco ubertosi. Pag. M. d’O. 11. 25. So li Calure chine de pezziente. E 26. Cca se sta veramente a li calure. Cap. Il. B. 5. Zoè lo scurcio che fa no paisano Che se vede arreddutto a li calure. Vott. Sp. cev. 65. Le boglio rommanì propio a li calure. Ciucc. 3. 15. Maro co chi la sciorta sta mperrata, Ca fa che buò, sta sempe a li calure.

Caloruso. Caloroso, e fig. Veemente, Energico, Facile ad accendersi.

Caloscio. Caloscia, Soprascarpa. Sp. galocha, fr. galoche.

Càloza. Secondo lo Scoppa è Calzare fatto di una suola legata al piede con correggiuoli.

Calunnia. Calunnia. La Sal. in Cap. Son. g. 36. Sibbè no mmierete Pe li costumme tuoje chesta calunnia.

Camaleonte, Camalionte. Camaleonte. Morm. Fedr. 1. 13. 2. Comme camaleonte justo site Che scagna lo colore nzo che tocca.

Camato. Camato, Vetta.

Camatro. Medico ciarlatano. Cap. Il. 4. 45. Buon prode a chi ha da fa co li camatre, Ca lo munno sarrà sempe lo stisso, E a ssi truffamalate avarrà fede, Ch’a tutte ncresce stennere li piede.

Camauro. Camauro, Triregno, e per estensione Cappellone, Berrettone. Fas. Ger. 1. 64. Veccote de san Pietro la bannera Co lo camauro e chiave ncroceate.

Cambio. V. Cammio.

Cambraja. Tela di Cambrai. Sarn. Pos. 1. p. 178. Cammise… d’orletta, de cambraja.

Camelo. Cammello.

Cameo. Cammeo.

Cametrio. Camedrio, Teucrium camaedrys.

Camez. Segno ebraico somigliante ad un tau. Sciat. 5. p. 263. Co no rampino grieco fattole nfronte lo camez ebreo, l’accravaccajeno a na carogna scortecata. (La st. ha ramfino).

Camillo. Cammello. Bas. M. N. 8. p. 332. Mette justo la sarma a lo camillo.

Cammaleonte, Cammalionte. Camaleonte. Perr. Zel. Anim. 2 19. (?) Aggio tant’aria ncuorpo Che addeventato so cammaleonte. Tior. 8. 2. E le faje scire nfronte Colure chiù de lo cammalionte.

Cammara. Camera, Stanza. Cort. C. e P. 3. p. 153. E quanno appe trasuto a la dereto cammara, trovaje n’autro figliulo co le scelle. E 7. p. 184. Passejavano pe le cammare de l’alloggiamiento pe se spassare. Fas. Ger. 16. 27. Ca st’uorto ha n’autra casa ed ha cortiglio Co cammare e antecammare aparate. Ciucc. 3. 10. Sperduto Va pe dinto a le cammare a la scura. E 9. 26. Co na sala, na cammara e cocina.

Cammara de miezo dicesi per Culo. Bas. Pent. 1. 8. p. 106. L’aje tenuta a la cammara de miezo. E M. N. 1. p. 229. Non serve a sbraviare Ca te tengo a la cammara de miezo. E ded. Vaj. IX. Te teneno a la cammara de miezo. Cort. Ros. 1. 1. p. 9. Pe chi maje no la prezza e sempe mostra De tenere a la cammara de miezo.

Per altri significati v. Cammera.

Cammarare. Mangiar di grasso. Canz. pop. Santo Nicola a la taverna jeva, Era vigilia e non se cammarava.

Cammarata. Dormitorio in un collegio, seminario, quartiere e simile, e le Persone che vi dormono collettivamente.

Colui che dorme nella stessa camerata. Cap. Il. 2. 31. Le parze buono a chille cammarata Ch’ognuno se nne jesse a trovà Cecca. Sarn. Pos. 2. p. 206. La quale covernava la cammarata soja.

Per estensione Compagno, Compagnone, Amico, e si usa in particolare per volgere il discorso ad un soldato o ad altri di cui non si sa il nome. Fas. Ger. 1. 20. De festa aonite po ste cammarate. E 68. Ca scritto m’ha no cierto cammarata. E 6. 79. Fatt’era de Crorinna cammarata Arminia. E 9. 2. A lo negozio aveano avuta mano Le cammarate soje. E 18. 5. Dapò fornuto co le cammarate. (Si tratta di