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MUTÀBILE. — 795 — NADIR.

muta bisogna nutrire i bachi con fo- glie delle più tenere: — Sono già sulla terza muta. p

Mutàbile. ad. Che si muta, Che non erdura nel medesimo stato: c Tutte e cose di questo mondo sono muta- biii.-||E fig. detto di persona, Che cambia facilmente di pensiero, di vo- glie, cc. — Dal lat. mulabih's.

Mutabilità. s. f. aslr. di Mutabile; L' esser umtahile.l|fiy. Leggerezza, Incostanza: c M utabilita di carattere, di propositi. di voglie. p

Mutabilménte. avv. Con mutabilita.

Mutacismo s. m. T. Iell. Pronunzia viziosa,_cousistcute ncll‘ abuso delle consonanti mute. b, m, p.

Mutamento. avo. Scnza dir parola, e come persona muta: c All'intima- zione il |mpnio si ritirò mutamente. r

Mutamento. s. m. Il mutare o Il mutarsi : u 'l‘utti questi mutamenti non mi piaeciouo:— 0gni tanto c'è un mn- tamento.» u Riferito al corpo umano, vale più spesso Un mutarsi in peg- io: t Da un anno a questa parte ba atto tal mutamento che non si ricono- sce più.» “Rit. a condotta, costumi: c In poco tempo ha fatto un gran mutamento. p

Mutande. s. f. pl. Brache di panno lino o lano, o bambagino, che si por- tano sotto ain altri abiti, cosl dain uomini, come dalle donne, a maggior riparo del freddo, o per semplice pu— lizia: x Anche d'estate porta le mu- tande di laua:— -Un par di mutande: — Mutaude chiuse, portate dalle don- ne: — Lo trovai in mutande. r H Malate le mutande, dicesi scherzevolm. in- vece della formula latina Mutalis mu- tandis, comune anche ncl popolo, e che significa Con i dovuti cambia- menti.

Mutare. tr. Rendere una cosa di- versa da ciò che era prima, Variare, Cambiare: uCosl non ista bene; bi- sogna mutarlo: — Ila mutato tutto il sonetto. r .. l’orre nel luogo d'una cosa un‘altra casa diversa, ma dello stesso genere: c Muta coteste seggiole:— A ogni portata si mutano i piatti e le posate. n l. ln senso particolare rif. a vesti, Spogliar quelle che uno ha per indossaruc altre: c Ha mutato tre vol- te abito in tutto il giorno:— Mutarsi la camicia. r u Mularc il letto, la ta- vola, e simili. Mettervi lenzuola, o to- vaglia e tovaglioli di bucato: t Muta il letto una volta al mese. r || Mazara una, vale Togliergli di dosso le vesti che ha ner metter-gliene altre più pu- lit'e; e riferiscesi per lo più a ra- gazzi: xBisogna mutar da capo a piedi cotesto ragazzo; non vedete co- me s'e empito? n || ltif. a malato, Met- tergli lenzuola pulite. nel letto: c La Misericordia va a mutare i malati, tutte le volte che e richiesta. r Il Mu- tare i bachi (da seta), Togliere ad essi il letto formato dain avanzi del- la foglia da essi rosa.“ lilulare, ril'e- risccsi spessissimo a cose morali, co- me Mular ens‘iero, proposito, consi- glio, e simili, per Lasciar quello che uno ha e prenderne un altro. H Mutar vita, costumi, registro, ee.; e assolu- tam. Mutare, vale Cambiare il modo di vivere, di procedere; e intendesi sempre di mutazione in bene: c Qui bisogna mutar vita; altrimenti non è possibile andare. avanti: — Ragazzo, se non muti registro, m'inquieto a buo- no:— Se non muta, lo mando via.» || Mutar casa, Andare a stare in altra casa: tIn un anuo ha mutato casa due volte..- ||Mular paese, Lasciare il paese, ove presentemente dimoria- mo per andare a dimorare altrove: «Bisogna mutar paese, perché qui non c'è più aria per meJHMular l’aria, Aprire le finestre, perche nuo- va aria e più pura entri nelle stan- ze, ehe siano state chiuse per qual- che tempo: c La mattina e bene mu- tar aria alle eamere. r l] E Mular aria, Andare. ad abitare per qualche tempo in paese diverso, specialmente per cagione di salute.||Mutare il vino, Travasarlo d'uno in un altro vaso, facendo in modo che lasci in quel- lo la fondata.||n'fl. Farsi diverso da ciò che rima era, Cambiarsi: c La fortuna s1 muta spesso:-Si mutano spesso lc opinioni, le costumanze, i bisogni, gl‘ interessi degli uomini.»|| Detto del tempo, Mettersi al cattivoì onde in prov. Tempo s volontà n muta spesso. Il Detto di persona, Spo- gliarc l panni che uno ha e metter- sene altri più puliti: «Si muta tutti i giorni: - Tornato a casa, bisognò che mi mutassi da capo a’ piedi.» |lCam- biar di opinione, di pensiero, dì vo- glieu un uomo che si muta spes- so. r || E con un compimento: c Si mutera di pensiero cento volte al giorno. p I] 'i'nl'r. Addivenir diverso, Prendere stato, condizione, qnali- ta, ec. altra da qnclla ehe prima si aveva: c Tntto muta nel mondo: — Le. cose possono mutare da un momento all' altro. n Part. p. MUTATO.— Dal lat. mutare.

Mutatùra. s. f. L’atto e L'efl'etto del mutare; rif. specialm. a vesti, ' vino, cc. (biamento.

Mutaziòne. s. f. Variazione, Cam-

Mutézza. s.f. aslr. di Muto; L‘es- ser muto. (comune Mutilazione.

Mutilaménto. mm. Il mutilare: più

Mutilare. tr. Render mutilo, Moz- zare, Tronca'reJIfiy. Sopprimere una qualche parte di uno scritto, neces- sario alla integrità del senso: c Pri- ma mùtilano i passi come vogliono, e poi eosl mutilati li eitauo:— Ccrti raccoglitori d'Antologie. non fanno altro che. mutilare gli scrittorin Parl. p. MUTII.ATO.— Dal lat. muti/are.

Mutilaziòne. s. f. Il mutilare e L'es- ser mutilato.

Mùtilo. ad. Mozzo, Troneato; detto più spesso anche di passo di scrit- tura.— Dal lat. mutilus.

Muto. ad. Che e privo della favella o natnralmente o accidentalmente.“ Che se ne sta zitto, senza proferir parola: c Se ne stette muto per molto tempo:— Deputati muti. r H Persona - gio muto, dicesi nei drammi Quel o che apparisce nella scena, ma che non ha alcuna parte.||Servo muto, Arnese di legno composto di due o tre palchetti, e che si pone accanto alla tavola nel tempo del desinare, per tenervi piatti, pane o altro, e prenderli da esso comodamente. H T. gram. Male, diconsi quelle conso- nanti le quali da sc non hanno alenn suono come il b, il c, il d ec. il Alla mula, Tacitamente, Senza far motto altrui: c Se ne andò alla muta. n :| In forza di cast. Persona muta: x Rida- va la vista ai ciechi e la favella ai muti. p— Dal Iat. mutua.

Mutollno. p. m. Ragazzo muto: «È un povero mutolino.»

Mùtolo. ad. Lo stesso che Muto; ma è voce. popolare.||Alla mulola, Alla muta, Senza far motto. (te.

Mutuaménte. avo. Scambievolmcn-

Mùtuo. ad. Scambievole, Recipro- co: c Mutuo onore:-Mutua fede:- Mutuo rispetto, ec. n || Mutuo insegna- mento, dicesi Un metodo d'insegna- mento elementarc, per il quale gli scolari sono al tempo stesso maestri. || Mutuo, in forza di sosf. vale Denam dato o preso in prestito, con corre- sponsione di frutti: c Ho fatto un mu- tuo: — Ho preso un mutuo: — Contratto di mntuo. r || Dare o Prendere a mu- tuo, rif. a somma di denaro, vale Dare o Prendere a frutto.— Dal lat. muluus.


N.


N. Dodicesima lettera dell‘alfabeto nostro, nona delle consonanti, c terza delle scmivocali. Si pronunzia enne, e si fa tauto maschile quanto femmi- nile. !| Diuauzi a una labiale si cangia per dolcezza di suono in III.- e dicesi per es. ImbeIIrHare, Impossibile, Im- postare, ec.pDinauzi ad L e R, si cangia per assimilazione iu altro L o R, come: lIIaqucare, Illalico, Ir- razionale, Irri'mediabile, cc. Il Dinan- zi ad si, comuucm. si tralascia. come Istanza, [sa-rivera, Iscrizione, Ispira- re, ee. Il Ahbrcviature: N. N, cho vale Non nominato, e. usnsi quando non si sa il nome e il cognome della per- sona, a cui si scrive, oppure non vo- gliamo esprimerle: uAl signore N.N' r e il popolo per iseherzo e facendo a rima, aggiunge che tempera le penne. HN. B. Nota hene, e ponesi per mo- do di avvertire: xN. B. la risposta dovrai dirigerla a me. r ll N. S. Nostro Signore." Nei conti L. N. vale Lire. nuove. ll Nel linguXÌgÉio dei geografl N. valcNord,ecosl . ,N.O,Nord— est, Nord-ovest.

Nàechera. s. f. Nacche're nel pl. di- consi due pezzetti per lo più di ebano o di bossolo, in forma di guscio di conchiglia, che pongonsi tra le dita della mano in modo che, scotcndo con la mano tutto il braccio, ne esce un suono, che si fa in cadenza spe- cialmente per accompagnare i moti della persona in certi balli. I fan- ciulli le suonano per puro diletto.- Dal curdo makdra.

Naeehcrino. s. m. Si dice vezzcg- giativam. pur Bambino: e O che bel naeeherino! n

Nàehero. ad. usato anche in forza di sost. Che e piccolo della persona e con le gambe storte: c Ila due fi- gliuolt e tutt'e due nacheri: - Ha preso per marito un nachero. »— -For— ma alluugata di nano.

Nadir. p. m. T. aslr. Quel punto del