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NUTRITÓRE-TRÍCE. — 817 — OBBLIGAZIÓNE.

Nutritòre-trice. verbal. da Nutrire - Chi o Che nutre: ma più spesso nel fig..- « Nutrìtore di scandali, di discordie. »||Detto di organi, visceri ec., vale Ordinato alla nutrizione.

Nutrizione. s. f. T. fisiol. Quella operazione naturale, per cui gli alimenti si convertono in chilo, e quindi nella sostanza che serve di accrescimento e di mantenimento al corpo animale: « La nutrizione non si fa a dovere se i visceri non sono sani:- Senza la buona digestione, la nutrizione non avviene.» “E si dice an- che delle piante: «Ogni pianta cresce e si mantiene per via di organica nu- trîzione'. r — Dal lat. nutritio.

Nùvola. a. f. Massa di vapori sol: levatisi nell'aria, e cbe più spesso s1 risolvono in pioggia: « Comparve una nuvola all' orizzonte, e ben presto l'una successe all'altra, e venne la burrasca:— Le grida andavano alle nuvole: — La fiamma toccava quasi le nuvolenll Caseare dalla nuvole, si dice familiarm. per significare gran meraviglia di cosa inaspettata: «A sentir quella cosa son cascato dalle nuvole.» || Andare m per le nuvole, si dice pure familiarm. di chi sotti- lizza troppo, e parla troppo specula- tivamente: «Egli va sempre su per le nuvole, e spesso non si l'a inten- dere. r E anche: « Egli e sempre sullo nnvole. n H Fabbricare culle nuvole, lo stesso che Far castelli in aria.- Dnl lat. nubila, fem. di nubilm.

Nuvolàccio. pegg. di Nuvolo; Nu- volo che minaccia burrasca: « Cl sono laggiù certi nuvolacci neri, che mi fanno paura.»

Nuvolàta. s. f. Scossa d'acqna di breve durata, scaricata da una nu- vola: «Non e pioggia da durare; e semplicemente una nuvolata. n

Nuvolétta. dim. e casa. di Nuvola: «Una nuvoletta bianca e leggiera. r

Nuvolétto. dim. di Nuvolo: « C'è qualche nuvoletto qua e là; ma non vnol piovere. n

Nùvolo. a. m. Nuvola molto densa di vapori e minacciosa: « Laggiù ci sono di gran nuvoli: — Si alzarono dei nuvoli scuri, e dopo poco venne la grandine. r H Andare ne'mwoli, Mon- tar in istizza Alterarsi: « Se sa ue- sta cosa, c'e da vederlo andar ne nu- voli. r II Andar m’pe'rmvoli, dicesi di chi parlando o scrivendo, dice cose in apparenza sublimi, ma in efl‘etto vane ed Oscure. || huvolo, dicesi figu- ratam. per Quantità grande di più persone o animali insieme raccolti: «C'e un nuvolo di gente a vedere quell'orribile spettacolo:— Le caval- lette venivano a nuvoli.:— Dall'ad. lat. nubiluc. .

Nùvolo. a. m. Tempo nnvoloso: « Nel novembre e stato sempre o nu- volo o nebbia: — É nuvolo, e presto piove. n

Nuvolòne. accr. di Nuvolo: «Veggo laggiù certi nuvoloni che mi fanno temere prossima una burrasca. r || fig. per Segni di prossime mutazioni po- litiche: « C'è per aria di gran nnvo- loni: la tempesta questa volta casca sulla Turchia. p

Nuvolosità. a. f. actr. di Nuvoloso; L'esser nuvoloso.

Nuvoloso. ad. Detto di tempo, sta- gione, nella quale il cielo e coperto di nuvoli: «A queste giornate nuvo- lose e una gran seccatura lo stare m campagna. r

NuzIaIe. ad. Di nozze, Che attiene a nozze, Fatto per le nozze: t La ve- ste nuziale:— Il velo nuziale: — La be- nedizione nuziale: - I riti nuziali: - I patti nuziali: — Il convito nuziale. s — Dal lat. nuplialic.

Nuzialménte. avv. Da nozze, In modo conveniente a nozze: « Vestita nuzialmente e più bella il doppio. r Popolarmente si direbbe Vemla da sposa.


O.


O. lettera vocale, la tredicesima dell'alfabeto, e si fa tanto m. quanto .Pronunciasi con suono aperto, come m Bòtta, C’òllo, C’òato- e eon suono chinso come in Botte, Édrm, Cdrto ec. IIEuer più tondo dell'0 di. Giotto, dicesi familiarm. per Essere assai ignorante, e di rosso ingegno, Non saper fare un neanche emum cul di bicchiere, dicesi pure familiarm. di chi non sa scrivere al’fatto.||Ab- breviatnre. Nel linguaggio geogra- fico moderno 0 indica Ovest. Nelle iscrizioni 0. D. C’. vale. Ofi‘re, De- dica, Consacra. || M. 0. Minore osser- vante, H P. D. 0. Prete dell’Oratorio. O. interiez. vocativa, od esclama- tiva, che si prepone ai nomi: « O Dio: - O Signore:-0 tu:— 0 voi.n||E usasi anche dinanzi a una proposiz. per raf- t'orzare l'esclamazione: «O questa poi e bellal — O sta a vedere cbe non potrò fare a modo miol- O senti! p || E per atto di magnificare: « O gioial — O allegrezzaln Ma in questo e in altri usi interiettivi scrivesi meglio 0h, di cui V.

O. prep. disgiuntiva, e in questo senso vi si aggiunge talora la let- tera d, quan o sta innanzi a parola incominciante per vocale, a fine di evitare l'iato: t O lui o un altro, ba- sta che qualcuno venga:— O per amore o per forza lo dovrà fare:— O tutto o nulla.» [10 usasi anche in senso di Ovvero, Ossia, e più che altro si ado- pera nel titolo di qualche scritto: « Del Parini, o Della gloria: — Catone o La filoaofla stoica. r || 0 che... o che, forma di dire, che serve a distinguere diversi concctti, ed equivale a Sia che... sia che: « O che non potesse, o che non volcsse, fatto si e che non lo ,fcce. r — Dal lat. aut.

Oasi. a. f. Voce n0vamcnte intro- dotta a siguiflcarc quelle porzioni di terreno fertile che si trovano, come isole, in mezzo alle deserte arene dell'Afi‘rica.— -Dal gr. eaatg.

Obbedire.V.UBBlDlRE, e cosi tutti i suoi derivati.

Obbligare. tr. Legare, Fermare con legame una cosa a un‘altra: c Lo scafi‘ale non pno cadere perche l'ho obbligato al muro con due forti ar- pioni. r || Più comune nel fig. per Le- gare l’auimo altrui, detto di cortesie o benefizj; e sim.: « Le cortesie 0b- bligano glI animi geutili.r||Il dirlo di persona, come: « Il tale mi ha ob- bligato co'suoi benefizj, r e uso tutto i'r., e noi dovremmo compiere la frase, dicendo, Idi ha obbli ato a se co’cuos benefizj." Obbligare a ropria ade, la parola, e simili, vale fegarla, ar- 1a ad nno con promessa, o giuramento. Il Obbligare, vale anche Costringere moralmente: « Nessuno vi Obbliga: s Chi vi ha obbli ato a venir qua? — Ci sono stato obb igato dal bisogno:- La le ge Obbliga tutti indistintamen- tenl rifl. Legare la propria fede, Prendere impegni: c Accetta, ringra- zia, ma non t'obblîgare:— Con que- sto non intendo di obbligarmi:— Mi Obbligo di farlo io, se e li non lo l'a- cesse. r H Particolarm. 0gbligarsi per uno, Entrargli mallevadore: « Lo zio s'è obbligato per il nipote: — S'e ob- blîgato in favor suo per la somma di mille lire. n Il Obbligarcì in solido, Ob- bligarsi ciascuno per l'intero; e si dice ancora di debitori obbli ati in- sieme egualmente. Part. pr. BELI- GANTE.IIIn l‘orma d‘ad. Atto a le- gare l'animo altrui, e dicesi di parole, maniere, e simili: «Mi rispose con maniera molto obbligaute: - Ha trat- tato mcco coi termini iù obbli anti.» Meglio si direbbe ortes'ì. art. p. OBBLIGATO. || In l‘orma d‘ ad. Legato da gratitudine: « Sono obbligato alla vostra gentilezza.-Non vuol essere obbligato ad alcuno.:||E per Co- stretto: «Sono obbligato a stare a letto:-Fummo obbligati a far cosi. r Il Obbligatol dicesi ironicam. rispon- dendo, per significare che la cosa detta da altri e certissima, o notis- sima, e niuno potrebbe ortame di- verso giudizio: « Il Gu ielmo Tell è uua gran bell'opera:- bbligato! n Il Parte obbligata, T. mm. dicesl Quella parte di una composizione musicale, eseguita dal cantante o dal sonatore, necessaria alla composizione stessa, e che non può eseguirsi a capriccio, ma tale quale e stata scritta dal com- positore. || Rime obbligate, Quelle cbe si danno a un poeta, perche su di esso faccia un sonetto, o altro componi- mento: « Impr0vviso due sonetti a rime obbligate. n — Dal lat. obligare. Obbligataménte. avo. Con modo ob- bligato, Per obbligazione, Con rico- noscente afi‘etto. || Non liberamente, Senza poter fare a suo modo: « L‘ ho dovnto fare obbligatamente.» Obbligatlssimc. mp. di Obbligato, usato generalm. nelle sottoscrizioni delle lettere: « Mi abbia sempre per il suo devotissimo, obbligatissimo ser- vitore. N. N. r Obbligatorio. ad. D'obbligo o Che obbliga: «La legge c obbligatoria per tutti:-Questa disposizione non e obbligatoria. r || 1' Che e d' obbligo, Che è mposto come obbligo, contra- rio di Facoltativo: uso a buon dritto ripreso. — Dal basso lat. obligalorius. Obbligaziéno. s. f. L'atto con cui una persona si obbliga, o è obbligata da un‘altra a far ehecchessia: «É un'obbligazione che bisogna mante- nere: — lo non voglio obbligazioni di sorta. r || T. leg. At to privato col uan alcuno si obbliga di p are a un altro denaro, e di dargli oggetti di