Pagina:Walpole - Il castello di Otranto, 1795.djvu/171

Da Wikisource.

158

questi occhj per vederti, non mi abbandonare, Isabella. Questo valente cavaliere, il quale non so chi sia, proteggerà la tua innocenza”... e rivolto a Teodoro, continovò: “spero, signore, che vorrete impiegare il vostro braccio in favore della mia figlia; non è egli vero?” Teodoro, versando lagrime sulla propria infelice vittima, e giurando di assistere la principessa a costo della vita, persuase a Federigo di lasciarsi condurre al castello; e fasciando le di lui ferite meglio che poterono, lo posero sopra il cavallo di uno de’ servidori, sostenendol per via. Il giovinetto non si partiva dal suo fianco, ed Isabella, non potendo da lui staccarsi, addolorata il seguiva.



fine del capitolo terzo.