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Pagina:Walpole - Il castello di Otranto, 1795.djvu/194

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bella, “e molto meno ho esaminato quel giovine così attentamente come avete fatto voi... ah, Matilda, il vostro cuore è in pericolo!... ma lasciate ch’io vi ammonisca e vi consigli da vera amica... egli ha confessato a me di essere innamorato... di voi non può essere, mentre lo avete veduto ieri per la prima volta... non è egli vero?... almeno me lo avete detto.” “Certamente,” riprese Matilda, “ma potete voi inferire dalle mie parole che”... quindi fatta pausa per qualche momento, così riprese: “a proposito, egli ha veduto prima voi, e d’altronde io non ho la vanità d’immaginarmi che le mie scarse bellezze possano aver sedotto cuore a voi devoto... siate pur felice, Isabella, ed avvenga di Matilda ciò che piace al destino.” “Ah, dolce amica mia!” replicò Isabella, la cui virtù cedè a tante dimostrazioni di affetto; “sì, Teodoro ama voi sola, me ne sono accorta, anzi ne son persuasa, e l’idea della mia propria felicità non mi farà giammai pensare a competer