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Pagina:Walpole - Il castello di Otranto, 1795.djvu/228

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s’intende già quando Vostr’Altezza, che il cielo conservi pure mill’anni, sarà passata a miglior vita”... “Intendo,” disse Manfredi; “siam dunque arrivati in casa mia sino a questo punto! ed è tanto accreditato quel maligno frate? quì non bisogna perder tempo... va’, Bianca, da Isabella, e procura di spiare i segreti del di lei cuore; io vo’ saper tutto, e bada bene che non t’esca di bocca una sola parola del nostro presente discorso. Indaga destramente se ha concepito affetto per Teodoro; riferiscimi tutto a un puntino, e ricordati che ho un altro anello similissimo a quel che ti ho dato. Aspettami giù appiè della scala a chiocciola, perchè voglio parlar teco più a lungo: vado dal marchese, e vengo.


Entrato Manfredi nella camera di Federigo, dopo alcuni generali ragionamenti, lo pregò di allontanare i due cavalieri suoi compagni, dicendogli di dovergli comunicare qualche importantissimo negozio. Ap-