Pagina:Walpole - Il castello di Otranto, 1795.djvu/27

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porte del castello, dove non volle che restasse alcuno, eccettuata la propria gente, ritirossi alle sue stanze.


Intanto, per le attente cure delle giovani prencipesse rinvenne Ippolita, e quantunque oppressa da tanto affanno, chiedeva frequenti nuove del suo consorte, ed avrebbe voluto privarsi di chi le stava intorno per mandare in di lui assistenza: ingiunse finalmente a Matilda d‘andar ella a consolare il genitore. Questa, non abbisognando di sprone per fare il proprio dovere, sebben temesse la paterna austerità, obbedì ad Ippolita, e lei teneramente ad Isabella raccomandò. Quindi, interrogati i servi ove fosse il padre, seppe, essersi ritirato nelle sue camere, vietando che a niuno fossene accordato l’ingresso, dal che Matilda inferì, ritrovarsi egli immerso nel dolore per la morte del di lei fratello, e temendo di rinnovargli il pianto colla vista dell’unica figlia, stette in forse di presentarsegli innanzi in un mo-