Pagina:Walpole - Il castello di Otranto, 1795.djvu/56

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tesse essere nella galleria, siamo saliti su per cercarla, e dirle che Vostr’Altezza aveva qualche cosa da manifestarle”... “Ah balordi!” gridò allora Manfredi: “e così ella se n’è fuggita, perchè voi altri avete paura degli spiriti; e tu, furfante, non sapevi, avermi ella lasciato nella galleria, di dove appunto venivo, quando vi detti l’ordine di cercarne?” “In somma,” replicò il servo, “ella poteva, e può anch’esservi ritornata; io questo non lo so, ma so bene che mi lascerei portar via dal diavolo piuttosto di andarvela un’altra volta a cercare... povero Diego! credo ch’egli non potrà mai darsene pace... poveraccio!”.. “Darsi pace di che?” soggiunse Manfredi; “nè potrò mai sapere qual cosa ha impaurito questi ribaldi!.. ma quì perdo il mio tempo... seguitemi, vigliacchi, voglio andar da me stesso a vedere s’ella v’è”... “Per l’amor del cielo, caro signor padrone,” esclamò Iacopo, “non vada in galleria; credo, che là nel camerone a man manca vi sia Satanas-