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23o. quando il dormente si SVEGLIERÀ citare anche nelle regioni superiori deU’aria. L’aeropilo intanto descriveva una curva, il vento fresco e frizzante sferzava il volto di Graham’, le sue vesti si gonfiavano e quasi lo spingevano mentre la prua girava leggermente puntata verso ovest. I due uomini si guardarono negli occhi. — Sire, vi sono dei regolamenti.... •— I regolamenti non mi riguardano, — replicò Graham, — sembra che lo dimentichiate. L’aereonauta scrutava la fisonomia del Maestro. — No, — diss’egli, — non lo dimentico. Sire. Ma per tutta la terra.:., chiunque non è un aereonauta giurato non ha il diritto.... Noi prendiamo dei passeggeri e non degli scolari. — L’ho sentito dire. Ma io non mi diverto affatto a discutere su questo soggetto. Sapete perchè ho dormito duecento anni? Per viaggiare nell’aria. — Sire, — continuò l’aereonauta, — i regolanOjenti Se io violo i regolamenti.... Graham fece un gesto che voleva dire: — ■ Voi non avete nulla da temere. — Ebbene, se Volete osservare i miei movimenti.... — No, — protestò Graham, che tutto ad un tratto Vacillò e dovette aggrapparsi perché l’aeropilo volgeva la prua più in alto ancora. — Ciò non mi basta. Voglio manovrare ’da me stesso.... manovrare da me stesso anche se dovessi sfracellarmi. Sì, lo voglio: voi comprendete. M’arrampicherò là e verrò a sedermi vicino a voi. Attenzione! Voglio volare col mio proprio volo, anche se dovessi alla fine precipitare di sotto. Sarò almeno compensato del mio letargo: altre volte era un sogno volare. Andiamp! mantenete l’equilibrio..,;. ’: