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314 QUANDO IL DORMENTE SI SVEGIIERÀ essi lo trascinavano Verso la finestra aperta. Ma allora cercò di resistere e tentando di gettarsi per terra, cMamò al sòccorso con tutte le sue forze. Questa volta le site grida ebbero una risposta. La stretta del coUo’ si era allentata ed ecco che nell’angolo inferiore della rottura, si mostrarono, prima uno per volta, e poi aggruppai, un gran numero tìi piccoli uomini neri che gridavano agitando le braccia: saltarono neUa galleria leggiera che conduoeya alle stanze silenziose correndo lungo quella galleria e così vicino che Graham distinse, le armi che tenevano in mano. Ostrog, accanto a lui,’vociferò incoraggiamenti agli uomini che lo tenevano e, una volta di più, Graham resistè con tutte le sue forze a coloro che lo spingevano verso l’apertura spalancata. — Essi non possono scendere, — absimò Ostrog. — Non DS’ano far fuoco. Va bene. Essi nop l’avranno ancora. Durante alcuni minuti che a Graham parvero eterni, si prolungò questa lotta spaventosa. I sqoi abiti erano strappati in molti punti, il suo corpo era ricoperto di polvere e una delle sue mani era stata ammaccata. Egli udiva le grida de’ suoi partigiani e distinse perfino dei oolpi di arma da fuoco: le sue forze lo- abbandonavano e pensò che la resistenza da lui opposta, era folle e inutile. Non Vedeva giungere alcun soccorso da nessuna parte e certo, irresistibilmente, l’apertura nera, spalancata, si avvicinava. Ad un tratto la molteplice stretta che lo opprimeva si rallentò: egli si dibattè e tornò in piedi. La tes’ta grigia di Ostrog indietreggiò improvvisamente e Graham si accorse di non esster più prigioniero. Voltandosi indietro, si trovò faccia a faccia con un