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Il combattimento degli aereopiani -35i

inldietro il iniotore e sentì la scossa di quello spostamento. La punta della macchina si rialzò vivamente, e, per un miomento gli parve di rimanere disteso supino» La macchina oscillava e traballava danzando sulla sua elice; con uno sforzo violento egli si sospese alle leve e lentamiente si rimise in moto. Saliva ora non più in una direzione verticale: oppresso, ansante, mise di nuovo in azione le leVe. Il Vento fischiava attorno a lui: dopo un altro sforzo si trovò quasi in direzione orizzontale. Respirò: tornò ancora ad ispezionare le sue leve, e scrutò collo s’gUardo l’abisso che si sprofondava sotto di lui, e per la prima Volta si voltò indietro per scuoprire dò che fosse stato de’ suoi nemici. Per un momento avrebbe potuto crederli annichiliti, ma, simile ad una moneta cbe cade nella fessura di un salvadanaio, egli vide cadere, neirintervallo cbe separava i due imbarcaderi dell’est, un oggetto sottile e piatto, leggero e fragile. Da principio non riusciva a capire che cosa fosse, poi una gioia feroce s’impadronì di lui: allora urlò con tutte le sue forze, emise un suono inarticolato e si slanciò più in alto ancora nello spazio. — Dov’è l’altro aereopilo? — si domandò. — Ora tocca a lui.... E girando lo sguardo nel deio vuoto, fu assalito per un momento dal timore che la seconda macchina si fosse elevata sopra alla sua testa, ma la vide poi approdare sullo scalo di Norwood. I seguaci di Ostrog avevano avuto certo l’intenzione di usare dei loro proiettili, ma il loro coraggio non aveva osato di affrontare il rischio di essere spinti e precipitati a gran vclodtà da un’altezza di circa mille piedi.... Perciò avevano rifiutato di combattei-e....