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356 QUANDO IL DORMENTE SI SVEGLIERÀ ’

di un secondo aereopiano che discese, turbinando lo trascinò in basso per una tesa e quasi lo rovesciò, nella raffica del suo passaggio. Egli ne vide,altri tre che si avvicinavano rapidamente e fu neoessario di raggiungerli in alto: in breve ne arrivarono altri gncora da tutte le parti, e tutti descrivevano — così almeno parve a Graham, — brusche curve per evitarlo. Tutti filavano- vicino a lui, sopra, sotto, a destra, a sinistra: in lontananza, verso ovest, egli udì il fracasso dell’urto di due corpi, e due eno-rmi oggetti luminosi precipitarono a terra: e intanto in lontananza, dalla parte sud-ovest, giungeva una seconda squadra. Graham si elevò con un movimento franco e regolare e in breve tutti gli aereopiani si trovarono sotto di lui; ma per un momento, ignorando la distanza che lo separava da essi, non osò arrischiarsi ad affrontarli. Finalmente si precipitò su,’una seconda vittima, i soldati della quale, la.ssù coricati, lo videro avvicinare: l’enorme macchina traballò e oscillò, quando i passeggieri pazzi-di terrore, si aggrapparono a poppa per prender le loro armi. Una ventina di palle fischiarono attraverso l’aria, e nel parafuoco ’di spesso’ vetro che proteggeva Graham, brillò fugacemente una Stella. L’aereopiano rallentò la sua corsa e si lasciò cadere per evitare un urto-, ma cadde troppo in basso. Proprio in quel momento, Graham- scorse le ali dei M’Otori a vento di Bromley Hill che salivano rapidamente Verso tìi lui e fece un semi-cerchio mentre i’aereopiano a cui aveva dato la caccia, andava ad infrangersi suH’ostacolo. Tutte le voci si fusero in un solo’ grido: l’enorme