Pagina:Wilson - Mentre si lotta per la giustizia e per la libertà, Milano, Istituto Italo-Britannico, 1917.djvu/5

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di grandi avvenimenti, di un grande programma di vita nazionale, svolto da un grande popolo. Noi siamo sul punto di portarla in guerra, d’innalzarla là dove essa attirerà il fuoco dei nostri nemici. Noi siamo sul punto di ordinare a migliaia, a centinaia di migliaia, fors’anco a milioni dei nostri uomini, ai giovani, ai forti, agli idonei di questa nazione di partire e di morire sotto di essa, su lontani campi insanguinati.

E perchè? Forse per qualche insolita ragione? Per la stessa ragione forse, per la quale essa non aveva mai, prima d’ora, cercato il fuoco? Gli eserciti d’America non erano mai stati inviati al di là dei mari. Perchè lo sono ora? Forse per qualche nuovo scopo, per il quale questo grande vessillo non era mai stato fino ad ora sventolato; o, non piuttosto, per lo stesso scopo antico e atavicamente eroico, per il quale esso ha veduto i suoi uomini, i suoi propri uomini, morire sui campi di battaglia, ove gli Americani hanno combattuto, dall’epoca della Rivoluzione in poi?

Queste, le domande alle quali è d’uopo rispondere.

Noi siamo Americani, e, da parte nostra, serviremo l’America, e possiamo servirla, senza fini particolari. Noi dobbiamo tener alta la Bandiera, come essa l’ha sempre tenuta. Ne siamo responsabili innanzi al tribunale della storia, e dobbiamo dichiarare, con la massima franchezza, quali sono i fini che ci sforziamo di raggiungere.