Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 205 — |
Quando Ciuffettino si fu assicurato che tutti i macacchi avevan chiuso gli occhi, chiamò con grandi voci i suoi sudditi che se ne stavano nascosti fra gli alberi, aspettando l’esito dell’avventura. E ordinò che il campo venisse subito sgombrato dai corpi dei vinti nemici.
I vincitori non posero tempo in mezzo: legarono i macacchi come tanti salami, e poi, riunendosi in gruppi di sette od otto, li trasportarono, volando, ad uno ad uno, su la spiaggia. Li rimisero su le zattere, ruppero gli ormeggi a colpi di becco, e abbandonarono quei vili predoni al loro destino.
E, compiuta questa immane fatica, per tutta l’isola un solo grido, assordante, uscito dalla gola di diecimila pappagalli, echeggiò:
— Viva Ciuffettino XXXV!