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Pagina:Yambo, Ciuffettino.djvu/80

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— Non vedo l’ora di andarmene, da questa brutta città!.. Appena ho mangiato qualcosa, scappo; quest’aria mi fa male!.. Chè chè!.. Ci sarebbe da diventar tisici in una settimana!...

Lemme lemme, parlando con se stesso, Ciuffettino giunse ad un crocevia dove si trovavano molti fanciulli, pallidi e silenziosi, seduti su le gambe, accovacciati, sdraiati in terra, intenti a consultar volumi, pergamene, papiri. Alcuni guardavano degli oggetti col microscopio: altri, armati di enormi canocchiali esploravano il cielo azzurro: altri ancora sfogliavano lentamente dei monumentali libri in cartapecora dalle pagine ricoperte di grossi caratteri strani. Tutti poi sembravano immersi in profonde meditazioni.

Ciuffettino ristette, stupito. Ed il suo primo pensiero fu:

— Perchè quei bambini non fanno il chiasso?

E il secondo: