Pagina:Zamboni - Pandemonio - Il bacio nella luna, Firenze, Landi, 1911.pdf/30

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della sfera dietro il vortice del capo dell'uomo; in altro tempo l'ovolo come un gocciolone allungato per cadere, se n'è ito fuori; ossia è dietro, s'è occultato con quell'orlo che più non vediamo. Ora tutto il campo sembra più diafano, ora meno.

Il gruppo che io descrivo è, ripeto, perfetto nella luna agostina che, quanto a nitidore, è recata come più bella delle altre undici anche nelle espressioni popolari; in questo mese l'atteggiamento è artistico al sommo: perchè gli è più l'atto del dare e ricevere il bacio, che non quando le teste stanno tranquillamente diritte.

Però sempre voi le troverete a prima vista e dovrete esclamare: e pur ci sono!


PLENILUNIO ARTIFICIALE

MENTRE È SILENZIO DI LUNA O ESSA È SCEMA


Eccovi improvvisato un plenilunio artificiale, sì di giorno che di notte. Questa fotografia ridotta dal grande originale preso col telescopio gigante dell'osservatorio di Vienna, fu fatta quivi, credo nel 1886, dall'astronomo Spitaler, ora chiaro professore d'astronomia in Praga. Essa così oscuramente severa per gli sbattimenti della luce, dà incerte le teste; anzi una testa quanto alla mossa e pienezza del collo, arieggia un'antica testa di un antico, sculta in bassorilievo in pietra calcarea rosa e corrosa dal mare e dai secoli. Tali moltissime ancora nel 1877 si incontravano sulle spiagge affricane, fra Tunisi e Susa dov'allora io m'aggirava.

Ma se uomo ponga la fotografia a qualche distanza, e socchiuda gli occhi, vedrà subito adombrati i due