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10Ripari arma gli alberghi, e chi ne’ flutti
I tronchi usurpa all’altrui rive tolti.
Fian da l’orrenda Piena al fin distrutti
E alberghi e campi. Era pur meglio, o stolti,
Alla comun salvezza accorrer tutti.
II
Incauto Peregrin, che i passi allenta
Al mormorar d’un Rivo, e sen compiace,
Obblìa il viaggio, sulla sponda giace,
E appoco appoco alfin vi s’addormenta.
5Destosi poscia allor, che un tempo spenta
E’ già nell’ombre la dìurna face,
Trema pentito, e il rauco suon fugace
Del Rio, che dilettollo, odia, e paventa.
Così me pure un lusinghiero invito
10Dal buon cammin sorprese, e i sensi oppresse,
Talchè lunga stagion posai su ’l lito.
Or che mi desto, e fra le tetre, e spesse
Tenebre degl’inganni è il cuor pentito:
Mi danno orror le mie delizie istesse.
GIO: DOMENICO PIOLI.1
Sacro Imeneo, per le tue faci accese
Con tanto puro, e tanto eguale ardore
Entro il sen di Camillo, e quel d’Agnese
Di tutto il suo poter spogliasti Amore.
5Questo avean di valor le dolci offese
Dell’aureo strale suo, tutto nel cuore
Di questi amanti Eroi tua man distese,
Trofeo di Fede di Costanza, e Onore.
Sicchè privato Amor d’armi, e d’orgoglio
Per virtù di quest’Alme, or nè tuoi doni
- ↑ Per nozze degli Eccellentissimi D. Camillo Borghese, e D. Agnese Colonna.