Pagina:Zecche e monete degli Abruzzi.djvu/95

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gio diploma, uno dei quali vedesi inciso al numero 38 nella quarta tavola:

D. ladislavs.r’*, preceduta la epigrafe da un fiordaliso; nell’area g. v. a. r. disposte in croce, rosa nel centro.

R. *s*leo*papa* Busto mitrato di pontefice di faccia, rosa sul petto.

Che le sigle g. v. a. r. denotino il nome della zecca, non ha dubbio chi confronti questi bolognini cogli altri di quell’epoca, sui quali le sigle v. r. b. i. indicano la zecca di Roma, a. q. l. a. dell’Aquila, o. r. t. o. di Ortona, s. m. p. e. di Sulmona, t. a. l. c. di Tagliacozzo. Che poi essi spettino esclusivamente a Guardiagrele, anzichè ad alcuna delle altre città di Abruzzo che portano il nome di Guardia, è provato dalla rosa che appare sul petto del santo a simboleggiare gli Orsini, del cui stemma è principal parte la rosa, dal conoscersi ormai che Napoleone II di Manopello ottenne il diritto della moneta, e dall’ignorarsi che in qualsivoglia delle altre Guardie si coniasse mai. Di questi bolognini esiste una varietà che ha le quattro lettere g. v. a. r. divise da rosette anzichè da punti, tenendo già sempre una rosa il centro dell’area, ed altra sempre apparendone sul petto di san Leone. Ne presento la imagine sotto il numero 39.

Potrebbe altresì chiedersi per qual motivo Napoleone II volesse effigiato sulle sue monete quel santo; a ciò risponderà un altro documento, d’onde rileviamo che già prima del 1400 quel conte aveva eretta una cappella intitolata al santo pontefice Leone nella chiesa di san Francesco di Guardiagrele: Inter caetera contenta in privilegio donationis factae per Neapolionem II de Ursinis sub die XXVIII mensis junii de anno MCCCC ad honorem venerabitis cappellae sancti Leonis erectae in ecclesia venerabilis conventus sancti Francisci ordinis minorum conventualium terrae Guardiaegrelis in pergameno scripto cum magno sigillo pendente roborato, ut decet, penes me infrascriptum notarium sistenti adest interscripta particula omissis aliis etc.: «Sane cum sub ipsius gloriosissimi sancti Leonis vocabulo quandam construximus cappellam in eccle-