Pagina:Zeno, Apostolo – Drammi scelti, 1929 – BEIC 1970951.djvu/274

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la tua perversitá. Del tuo messaggio
sérviti a vomitar nuove bestemmie,
saran l’estreme. Il di verrá che in quello
donde uscisti, qual lupo, antro natio
i figli tuoi vendicheranno Iddio.
ABI A- Se è ver che Dio non lascia
perir chi in lui confida,
santa speranza e fida,
rendi la pace al cor.
Ma s’ei pe’ suoi profeti
ne parla e ne rincora,
perché mi turbi ancora,
incredulo timor?
Ezechia. Angosce sopra angosce.
Questo di, che funesto
sorse a noi sul mattin, presso all’occaso
ne reca altre sciagure.
Sobna. E quali?
Ezechia. In questo
del re nimico abbominevol foglio
leggete e inorridite!
A me non soffre il core
contaminar. .. Gran Dio delle vendette,
quando mai l’onor tuo, quando il tuo santo
nome fu offeso e vilipeso tanto?
Eliacim. Ezechia, re di Giuda,
da chi può, da chi vuol, la tua rovina
giá è stabilita. Invano
nelle tue mura e nel tuo Dio confidi.
Cadrai con esso. Dalle assirie spade
non trovaro, e tu il sai, difesa e scampo
Ara, Goza, Resef e i poderosi
d’Edom abitatori.