Pagina:Zibaldone di pensieri I.djvu/456

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428 pensieri (375-376)

ragione primitiva di cui si serve l’uomo nello stato naturale e di cui partecipano gli altri animali, parimente liberi e perciò necessariamente capaci di conoscere. Questa l’ha posta nell’uomo la stessa natura e nella natura non si trovano contraddizioni. Nemico della natura è quell’uso della ragione che non è naturale, quell’uso eccessivo ch’é proprio solamente dell’uomo, e dell’uomo corrotto: nemico della natura, perciò appunto che non è naturale, né proprio dell’uomo primitivo.


*   Spesso gli uomini irresoluti, preso che hanno un partito, sono costantissimi nel mantenerlo, a fronte delle maggiori difficoltà, appunto per irresoluzione e perché non si sanno risolvere a lasciar quello e prenderne un altro; perché ciò par loro piú difficoltoso; perché si spaventano di tornare un’altra volta a risolvere. Forse questo effetto accade principalmente in quelli che sono irresoluti per infingardaggine e che trovano piú infingardo (376) e facile il proseguire che il tornare indietro. Ma è comune, s’io non erro, a tutti gl’irresoluti (3 dicembre 1820).


*   L’Essai sur l’indifférence en matière de religion, prima o seconda pagina del Capo 9. Ed è rimarcabile che tutti gli uomini.... uniscono costantemente all’idea della felicità l’idea del riposo, che non è altro fuorché quella pace profonda, inalterabile, di cui gode necessariamente un essere pervenuto alla sua perfezione, e che S. Agostino chiama per eccellenza la tranquillità dell’ordine.... In una parola non si trova felicità fuorché nel seno dell’ordine; e l’ordine è la sorgente del bene, come il disordine è la sorgente del male, tanto nel mondo morale, quanto nel mondo fisico, tanto pei popoli, quanto per gl’individui. L’amore dell’ordine o l’idea della necessità dell’ordine, che è quanto dire dell’armonia e convenienza, è innata, assoluta, universale, giacché è