Pagina:Zibaldone di pensieri III.djvu/171

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(1432-1433) pensieri 157

riati e contrari. Tanto che, mentre quasi tutte le donne si cattivano col disprezzo, sebbene alcune volte, e in certe circostanze se ne offendono, quelle però massimamente dove l’amor proprio è piú vivo e tirannico, cioè le piú superbe ed egoiste ec. Vedi in questo proposito Les Mémoires secrets de Duclos à Lausanne 1791. t. I, p. 95. e p. 271-273. Vedi in questo proposito altro pensiero dove ho notato questo effetto discorrendo della grazia. Certo è però che questa modificazione dell’amor proprio, non è delle piú naturali, benché non molto lontana dalla natura; e ricerca un carattere alquanto alterato, ma per altro comunissimo (1 agosto 1821).


*    Si ha una perfetta immagine degli organi dell’ingegno e de’ loro progressi ec. negli organi esteriori dell’uomo e nelle abilità di cui sono capaci e nella maniera ed ordine con cui le acquistano. Per esempio, gli organi della voce rispetto al canto. Non si acquistano  (1433) tali abilità che coll’esercizio e assuefazione, ma questi vi ha gli organi piú disposti, quegli meno; questi ha bisogno di meno esercizio, quegli di piú; questi può riuscire perfettamente, quegli non mai; questi è ben disposto alla tale abilità, quegli alla tal altra: tutti da fanciulli hanno gli organi piú suscettibili di contrarre qualsivoglia abilità possibile all’uomo, perché gli organi allora sono meglio arrendevoli; e non c’é quasi abilità possibile di cui qualunque fanciullo non sia capace, con piú o meno esercizio; e capace anche di riuscirvi in tutta la perfezione possibile. Ma passata la fanciullezza le disposizioni degli organi variano di piú, secondo la maggiore o minor facoltà generale che l’individuo ha contratto, mediante maggiori o minori esercizi, che producono essi stessi una maggiore o minor capacità di contrarre abitudini ec. e d’imparare. Tali né piú né meno sono gli organi del cervello, e le differenze