Pagina:Zibaldone di pensieri V.djvu/221

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214 pensieri (3154-3155-3156)

massime destandovela lo charme e l’artifizio della poesia e degli abili prosatori. La compassione efficace, la qual ci muove a sovvenire alle miserie altrui, nasce anch’essa dalla detta raffinatezza, e quindi dalla civiltà, ma richiede una raffinatezza maggiore di quella che la civiltà soglia ordinariamente produrre e produca nel comune degli uomini, e una facoltà naturale di sentire maggior dell’ordinaria e quindi ella è e fu in ogni tempo ben rara.


     2o, Poco ai tempi d’Omero valeva ed operava quello che negli uomini si chiama cuore, moltissimo l’immaginazione. Oggi, per lo contrario (e cosí a’ tempi di Virgilio), l’immaginazione  (3155) è generalmente sopita, agghiacciata, intorpidita, estinta; difficilissimo è ravvivarla anche al gran poeta, il quale altresí difficilmente può esser oggi gagliardamente ispirato dalla immaginativa, ed esser grande per quella parte che propriamente spetta all’immaginazione e per ciò che da lei deriva, come furono Omero e Dante. Se l’animo degli uomini cólti è ancor capace d’alcuna impressione, d’alcun sentimento vivo, sublime e poetico, questo appartien propriamente al cuore. Ed infatti oggidí appresso gli altri poeti di verso e di prosa il cuore è sottentrato universalmente e quasi del tutto all’immaginazione, quello gl’ispira, quello essi mirano a commuovere, e su quello realmente operano sempre ch’ei sono atti a riuscire nel loro intento. I poeti d’immaginazione oggidí manifestano sempre lo stento e lo sforzo e la ricerca, e siccome non fu la immaginazione che li mosse a poetare, ma essi che si espressero dal cervello e dall’ingegno,  (3156) e si crearono e fabbricarono una immaginazione artefatta, cosí di rado o non mai riescono a risuscitare e riaccendere la vera immaginazione, già morta, nell’animo de’ lettori e non fanno alcun buono effetto. Cosí dico di quelle parti che ne’ moderni scrittori sono di pura immaginazione. Lord Byron è un’eccezione di regola,