Pagina:Zibaldone di pensieri V.djvu/338

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(3344-3345-3346) pensieri 331

ne’ fanciulli ec. e decrescere di mano in mano naturalmente secondo l’età. Si vede eziandio esser maggiore o minore ne’ diversi individui, non per solo effetto delle circostanze estrinseche e accidentali, ma anche primitivamente e per natura.  (3345)

    7o, La memoria, indipendentemente dall’esercizio, il quale anzi per se, tanto l’accresce quanto è maggiore, piú assiduo, piú lungo, decresce evidentemente (almeno per l’ordinario) secondo l’età. Anzi osservando, si vede chiaro ch’ella ne’ fanciulli è maggiore naturalmente, e minore per difetto o scarsezza d’esercizio, e che coll’età crescono le sue forze, per cosí dire artifiziali e fattizie, e scemano le naturali; finché distrutte queste ne’ vecchi quasi affatto, anche quelle divengono inutili, e si perdono e dileguano, mancato loro il subbietto, cioè la disposizion fisica a ritenere degli organi destinati alla memoria. Le forze della memoria nell’uomo maturo sono quasi medie tra quelle del fanciullo e del vecchio, perché le fattizie suppliscono alle naturali, che nel fanciullo sono maggiori assai che nell’uomo maturo, ma in questo sono maggiori assai che nel vecchio, e bastano ancora a servir di materia e subbietto alle forze artifiziali e derivanti dall’esercizio generale e particolare, passato e presente, ch’é maggiore nell’uomo maturo che nel fanciullo ec. È anche indubitabile che fisicamente altri ha maggiore, altri minor memoria, alcuni prodigiosa, altri niuna: e ciò in pari età, e  (3346) supposta eziandio la parità di tutte l’altre circostanze. E questa differenza fisica talora è primitiva e innata, ossia dalla nascita, talora avventizia, ma pur sempre fisica, e indipendente, almeno in gran parte e radicalmente, dalle cause morali ec. Altresí è certo che in uno stesso individuo, in una stessa età, anzi pure non di rado in una stessa giornata in diverse ore, per cause evidentemente fisiche, la memoria ora è piú pronta e maggiore e piú chiara, ora meno; ora piú ora men