Pagina:Zibaldone di pensieri VI.djvu/212

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(3822) pensieri 207

zione de’ caratteri e de’ sentimenti degli uomini, alla scienza e considerazione dello spirito dell’uomo, dell’uomo interno ec. (del che le poesie di Lord Byron sommamente abbondano, anzi sono composte), pochissimo si comunica a’ lettori, e veramente è poco fatto per comunicarsi agli animi altrui. E ciò appunto perché esso pare, e forse è, piuttosto dettato dall’immaginazione che dal sentimento e dal cuore, piuttosto immaginato che sentito, immaginato che vero, inventato che imitato o congetturato, creato che ritratto ed espresso, e insomma ha certamente piú dell’immaginoso che del passionato e sentimentale, ed è per sua natura piú atto e disposto ad operare sulla immaginazione che sul cuore di chi legge. E così parrebbe che Lord Byron avesse voluto, e cosí certo accade. E perciò il suo effetto è debole, cioè poco intimo, e quindi poco durevole, benché possa esser fortissimo al primo tratto, il che non è incompatibile col superficiale. L’effetto delle poesie di Lord Byron, tanto e cosí perpetuamente ed estremamente sentimentali, l’effetto del sentimentale di esse, non è sentimentale per le dette ragioni. Or veggiamo che per ciò è poco intimo, e poco si comunica il movimento dell’autore e di esse, perché questo non essendo quasi proprio ad agire che sull’immaginazione, l’immaginazione  (3822) de’ lettori oggidí è generalmente poco atta a ricevere forti, cioè intime e durevoli impressioni: il che è quello ch’io diceva, e il proposito di questo discorso. E quel movimento delle poesie e de’ poeti che spetta solamente o principalmente all’immaginazione, sia che nasca da essa sola nel poeta, e in essa sola abbia avuto luogo, sia che in essa sola possa agir ne’ lettori e ad essa sola comunicarsi (questo è più probabilmente il caso nostro, perché io credo che Lord Byron veramente senta, non solo immagini, anzi l’eccesso e la straordinaria forza e qualità de’ suoi sentimenti sia quel che gli noccia) difficilmente e in piccola parte e