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Pagina:Zola - Nana - Pavia - 1881.pdf/225

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PARTE SECONDA


I.


Era in un quartierfno, al primo piano, in via Véron e Montmartro ne

Nana e Fontan avevano invitato alcuni amici a mangiare la torta dei Re-Magi. Mettevano casa, installati solo da tre giorni.

La cosa s’era fatta lì per lì, senz’idea preconcetta di mettersi insieme, nei primi ardori della luna di miele.

L’indomani della sua famosa sfuriata, quand’ebbe messo così crudamente alla porta il conte ed il banchiere, Nana sentì che tutto crollava intorno a lei.

Con uno sguardo ella giudicò la situazione; i creditori stavano per invadere la casa, immischiarsi ne’ suoi affari di

cuore, parlar di vendere ogni cosa, se non la era assennata;

sarebbero querele, minaccie, rompicapo interminabili, per disputar loro i suoi quattro mobili; abbandonar loro ogni cosa.

D’altronde era ristucca di quell’appartamento del boulevard Hausmann; aveva l’aria tanto stupida coi suoi stanzoni dorati! Nella sua foga di tenerezza per Fontan, sognava una bella cameretta chiara, ridendo al sno antica ideale di fiorista, allorchè non vedeva nulla al di là di un armadio a