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Pagina:Zola - Nana - Pavia - 1881.pdf/52

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— Conosco il vecchio, rispose Zoè, stringendo le labbra con far misterioso.

 E siccome Nana l’interrogava tuttavia con lo sguardo:

— L’ho veduto in una casa, soggiunse concisamente. Quella parola vinse l’esitanza di Nana. Uscì a malincuore dalla cucina, tepido rifugio ove si poteva ciarlar confidenzialmente, nel grato aroma del caffè che bolliva sur un avanzo di brage. Lasciossi dietro le spalle la Maloir intenta a far un solitario, con sempre in testa il cappello, di cui s’era limitata a sciogliere i nastri ed a gettarli dietro le spalle per stare con maggior agio.

 Nello spogliatoio, ove Zoè l’aiutò a mettersi un accappatoio, Nana si sfogò delle noie cagionatele, biascicando fra i denti sorde imprecazioni contro gli uomini.
 Queste parolaccie accoravano la cameriera, la quale vedeva con pena che la signora non smetterebbe così presto le prime abitudini. Osò anzi pregare la signora di acchetarsi.

— Oh, davvero! rispose Nana duramente. Sono degli sconci che gustano le parolaccie!

 Però assunse il suo fare da principessa, come diceva lei, e si diresse verso la sala; quando Zoè la trattenne, e, di sua testa, senza averne l’ordine, introdusse nello spogliatoio il marchese di Chouard ed il conte Muffat. Così era meglio fatto.

— Signori, disse la giovine donna con studiata cortesia, mi duole avervi fatto aspettare.

 I due salutarono e sedettero.
 Lo spogliatoio, in cui una cortina di velo ricamato temperava la luce, era la camera più elegante dell’appartamento, tapezzata di stoffa chiara con una gran toeletta di marmo, una specchiera a cornice intarsiata, l’agrippina ed i seggioloni di raso azzurro. Sulla toeletta i mazzi di fiori, delle rose, dei giacinti, delle serenelle, formavano una catasta di fiori di una fragranza sottile e penetrante; mentre nell’aria umida, nell'odor scipito dei bacini spiccava di quando in quando un aroma più acuto, alcuni fuscelli di pagioli essicati e sminuzzati in una coppa. A veder Nana raggomitolarsi, ravvolgersi nel suo accappatoio, mal chiuso, si sarebbe detto che