Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo I.djvu/192: differenze tra le versioni
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data al Principe la parte che gli veniva, iniquamente cavava per sé grosse ricchezze, intanto che giaceano in isquallore quelli ai quali le solite largizioni erano o tolte o diminuite. Fece ancora battere monete d’oro minori in valore di quello che le spacciasse. E questo fu l’aspetto che sotto questo Imperadore i magistrati presentarono.
Come poi fossero ruinati i possessori di terre dirò qui, sebbene a spiegare le loro miserie bastar debba quanto poco fa ho narrato de’prefetti che andavano a governar le provincie, essendo prima di ogni altra cosa loro faccenda lo spogliare colle lor violenze i padroni di latifondi. Fu pratica antichissima de’romani Imperadori il rimettere non una, ma più e più volte, le piccole partite che rimanessero da pagarsi alle casse pubbliche per imposte; e ciò facevasi perché chi era già in misera fortuna non fosse perpetuamente per que’ debiti angustiato; né i questori avessero occasione di tormentarli