Pagina:Neera - Vecchie catene, Milano, Brigola, 1878.djvu/72: differenze tra le versioni
Divudi85: split |
|||
Stato della pagina | Stato della pagina | ||
- | + | Pagine SAL 75% | |
Intestazione (non inclusa): | Intestazione (non inclusa): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{RigaIntestazione||— 66 —|}} |
|||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{nop}} |
|||
<nowiki /> |
|||
Accese la bugia |
Accese la bugia d’argento, e facendovi paralume colla manina scintillante di anelli, diede la buona notte alla zia, poi disse: |
||
— Vieni, Luigi? |
— Vieni, Luigi? |
||
Riga 7: | Riga 7: | ||
Luigi si alzò. |
Luigi si alzò. |
||
— Vi siete occupato di |
— Vi siete occupato di quell’affare che tanto vi raccomandai? Vedeste a Parigi il dottor K***? |
||
Queste parole caddero lente e marcate dai labbri di Cristina. |
Queste parole caddero lente e marcate dai labbri di Cristina. |
||
Riga 15: | Riga 15: | ||
— Lo vidi, e il colloquio che ebbimo insieme confermò pienamente le speranze che... |
— Lo vidi, e il colloquio che ebbimo insieme confermò pienamente le speranze che... |
||
— Diana — interruppe la baronessa — va pure a coricarti, figlia mia. Non vi è nulla che stanchi come un viaggio in ferrata. E voi pure, Luigi, non fate complimenti..., vi ho domandato perchè |
— Diana — interruppe la baronessa — va pure a coricarti, figlia mia. Non vi è nulla che stanchi come un viaggio in ferrata. E voi pure, Luigi, non fate complimenti..., vi ho domandato perchè l’argomento mi preme tanto, ma, del resto, saprò sacrificare la mia curiosità fino a domani. |
||
Fu Diana che rispose questa volta. |
Fu Diana che rispose questa volta. |
||
Riga 25: | Riga 25: | ||
Quei due rimasti erano da dipingere. |
Quei due rimasti erano da dipingere. |
||
La donna, corrucciata, fiera, |
La donna, corrucciata, fiera, coll’ira negli occhi, e studiando sulle labbra un mendicato sorriso. |
||
Piè di pagina (non incluso) | Piè di pagina (non incluso) | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
</div> |
|||
<references/></div> |
Versione delle 20:55, 26 ott 2018
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 66 — |
Accese la bugia d’argento, e facendovi paralume colla manina scintillante di anelli, diede la buona notte alla zia, poi disse:
— Vieni, Luigi?
Luigi si alzò.
— Vi siete occupato di quell’affare che tanto vi raccomandai? Vedeste a Parigi il dottor K***?
Queste parole caddero lente e marcate dai labbri di Cristina.
Il giovane rispose:
— Lo vidi, e il colloquio che ebbimo insieme confermò pienamente le speranze che...
— Diana — interruppe la baronessa — va pure a coricarti, figlia mia. Non vi è nulla che stanchi come un viaggio in ferrata. E voi pure, Luigi, non fate complimenti..., vi ho domandato perchè l’argomento mi preme tanto, ma, del resto, saprò sacrificare la mia curiosità fino a domani.
Fu Diana che rispose questa volta.
— Ti pare, zia? Io mi ritiro subito e ti lascio Luigi, così discorrerete a vostro comodo.
Rinnovò la buona notte, mandò un bacio a sua zia sulla punta della dita, uno sguardo furtivo a Luigi, e sparve leggiera di sala in sala canticchiando.
Quei due rimasti erano da dipingere.
La donna, corrucciata, fiera, coll’ira negli occhi, e studiando sulle labbra un mendicato sorriso.