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All'Istesso Padre Inquisitore
Del Signor Gio:Paolo Rubeni
Se di musico fabro al suon de’ Carmi,
S’alzar quelle in Dircea Mura superbe;
Disfatte ancor precipitar sù l’herbe,
Del Monarca di Pella al suon de l’armi.
Non cadran già questi, già forti marmi,
Da le ruine di SUASA acerbe:
Che intatti la tua penna è che gli serbe
Ben ch’irato à lor danni il tempo s’armi.
Spiega la Penna tua le penne à i venti
Alto sì, che i suoi voli ogni occhio hor mira,
Le Patrie mura ad eternar possenti:
Quindi più gloriose il Mondo ammira
Le carte tue, che del Teban gli accenti,
La Penna tua che d’Anfion la Lira.