Pagina:Leopardi - Canti, Starita, Napoli 1835.djvu/17: differenze tra le versioni
Stato della pagina | Stato della pagina | ||
- | + | Pagine SAL 75% | |
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 9: | Riga 9: | ||
Ed immortale angoscia. |
Ed immortale angoscia. |
||
Come lion di tori entro una mandra |
Come lion di tori entro una mandra |
||
Or salta a quello in |
Or salta a quello in tergo e sì gli scava |
||
{{R|105}}Con le zanne la schiena, |
{{R|105}}Con le zanne la schiena, |
||
Or questo fianco addenta or quella coscia |
Or questo fianco addenta or quella coscia; |
||
Tal fra le Perse torme infuriava |
Tal fra le Perse torme infuriava |
||
L’ira de’ greci petti e la virtute. |
L’ira de’ greci petti e la virtute. |
||
Ve’ cavalli supini e cavalieri |
Ve’ cavalli supini e cavalieri; |
||
{{R|110}}Vedi intralciare ai vinti |
{{R|110}}Vedi intralciare ai vinti |
||
La fuga i carri e le tende cadute, |
La fuga i carri e le tende cadute, |
||
Riga 23: | Riga 23: | ||
Cagione ai Persi d’infinito affanno, |
Cagione ai Persi d’infinito affanno, |
||
A poco a poco vinti dalle piaghe, |
A poco a poco vinti dalle piaghe, |
||
L’un sopra l’altro cade. Oh viva, oh viva |
L’un sopra l’altro cade. Oh viva, oh viva: |
||
Beatissimi voi |
Beatissimi voi |
||
{{R|120}}Mentre nel mondo si favelli o scriva.</poem> |
{{R|120}}Mentre nel mondo si favelli o scriva.</poem> |
Versione delle 13:46, 12 nov 2019
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
all’italia | 11 |
Ma v’attendea lo scuro
Tartaro, e l’onda morta;
Nè le spose vi foro o i figli accanto
Quando su l’aspro lito
100Senza baci moriste e senza pianto.
Ma non senza de’ Persi orrida pena
Ed immortale angoscia.
Come lion di tori entro una mandra
Or salta a quello in tergo e sì gli scava
105Con le zanne la schiena,
Or questo fianco addenta or quella coscia;
Tal fra le Perse torme infuriava
L’ira de’ greci petti e la virtute.
Ve’ cavalli supini e cavalieri;
110Vedi intralciare ai vinti
La fuga i carri e le tende cadute,
E correr fra’ primieri
Pallida e scapigliato esso tiranno;
Ve’ come infusi e tinti
115Del barbarico sangue i greci eroi,
Cagione ai Persi d’infinito affanno,
A poco a poco vinti dalle piaghe,
L’un sopra l’altro cade. Oh viva, oh viva:
Beatissimi voi
120Mentre nel mondo si favelli o scriva.