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AL SIGNOR FRANCESCO GORI GANDELLINI
cittadino sanese
A lei non è stato possibile di fare una scorsa fin quí, per veder l’Antigone rappresentata: Antigone dunque viene a trovar lei: e spero, che ciò abbia a ridondare in mio maggior vantaggio; poiché moltissime cose, che forse nella recita le sarebbero sfuggite, ella tutte vedrà, leggendola. Quindi dal di lei ottimo giudizio mi lusingo d’ottenere (s’io pur la merito) lode scevra di adulazione; e biasimo, che in troppo maggior copia mi si dovrá, scevro di livore. Gradisca per tanto questo segno dell’amicizia mia, piccolo a quanto io l’amo e stimo, ma il maggiore tuttavia, che io dimostrar mai le possa.
Roma, 8 decembre 1782.
Vittorio Alfieri.