Pagina:L'elemento germanico nella lingua italiana.djvu/91: differenze tra le versioni
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{{§|Brano|{{type|f=120%|'''Brano,'''}}}} pezzo di carne o panno staccato con violenza ({{AutoreCitato|Dante Alighieri|Dante}}). Il {{AutoreCitato|Friedrich Christian Diez|Diez}} fa derivare ''brano'' da ''brandone''. A me pare che il primitivo di ''brano'' debba essere un * ''brando'', presupposto dai derivati ''brandello brendolo brindello sbrendolo''. Da questo * ''brando'' si potè formare ''brano'' assai meglio che da ''brandone''. ''Brando'' rappresenterebbe aat. ''branto'' colla semplice epentesi eufonica di ''n''; ''bradone'' e ''brandone'' rifletterebbero invece l’accus. ''braton bratun''. Ed anche nel caso da me accennato sotto ''brandone'' che il ceppo si rannodi a ger. ''brant'', è chiaro doversi per l’it. partire da un * ''brando''. Ma circa questo gruppo resta ancora molta oscurità. Bl. ''branus'' ricorrente sin dal 1217 è riproduzione della voce it. Der.: ''branolino; sbrana-mento-re-tore''. |
{{§|Brano|{{type|f=120%|'''Brano,'''}}}} pezzo di carne o panno staccato con violenza ({{AutoreCitato|Dante Alighieri|Dante}}). Il {{AutoreCitato|Friedrich Christian Diez|Diez}} fa derivare ''brano'' da ''brandone''. A me pare che il primitivo di ''brano'' debba essere un * ''brando'', presupposto dai derivati ''brandello brendolo brindello sbrendolo''. Da questo * ''brando'' si potè formare ''brano'' assai meglio che da ''brandone''. ''Brando'' rappresenterebbe aat. ''branto'' colla semplice epentesi eufonica di ''n''; ''bradone'' e ''brandone'' rifletterebbero invece l’accus. ''braton bratun''. Ed anche nel caso da me accennato sotto ''brandone'' che il ceppo si rannodi a ger. ''brant'', è chiaro doversi per l’it. partire da un * ''brando''. Ma circa questo gruppo resta ancora molta oscurità. Bl. ''branus'' ricorrente sin dal 1217 è riproduzione della voce it. Der.: ''branolino; sbrana-mento-re-tore''. |
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Breccia, rottura d’un muro e conseguente apertura operata mediante cannone o mina; frantumi o pezzami |
{{§|Breccia|{{type|f=120%|'''Breccia,'''}}}} rottura d’un muro e conseguente apertura operata mediante cannone o mina; frantumi o pezzami di pietra da essa prodotti; sassi arrotondati ({{AutoreCitato|Benvenuto Cellini|Cellini}}, {{AutoreCitato|Giovanni Vittorio Soderini|Soderini}}) Risp.: sp. afr. ''bresche brèche'' fr. ''brèche'' [sin dal sec. 14º], pic. ''brèke'', sp. ''bretia'' [{{AutoreCitato|Jaume Febrer|Febrer}} nel sec. 15º ha la frase «rompre una ''bretia''»] ''brecha'', prov. ''berca'' ing. ''breach'' d’ug. sig. Immediatamente procede da fr. ''brèche'', da cui anche sp. ing. e forse prov. Il fr. ''brèche'', che il {{AutoreCitato|Emil Mackel|Mackel}} mette nel suo secondo gruppo, ossia in quello dei vocab. ger. entrati in Francia in epoca posteriore alle invasioni, riposava su aat. ''brechâ'' donde mat. ''breche'' qualche cosa di rompente, strumento da rompere, tm. ''Breche'' maciulla, m. ol. ''breke'' rottura, sv. svizz. ''breche'' caduta di pietrami rotti, ted. dial. |
Versione delle 19:20, 23 lug 2021
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brano — breccia. | 63 |
Diez, almeno pel senso di “pezzo di panno”. Quindi propende per vb. brandire. Ad ogni modo è difficile staccare queste voci da bl. brandeum brandium velo fascia, ricorrente già in Gregorio Magno, poi in Incmaro di Reims, e che dev’essere d’orig. germanica; e deriva probabilmente da brant, che racchiudendo anche l’idea di “movimento oscillazione penzolamento” (v. Brando), potè facilmente applicarsi anche a “pezzo di panno” e per la stessa ragione a “pezzo di carne”. V. Brano.
Brano, pezzo di carne o panno staccato con violenza (Dante). Il Diez fa derivare brano da brandone. A me pare che il primitivo di brano debba essere un * brando, presupposto dai derivati brandello brendolo brindello sbrendolo. Da questo * brando si potè formare brano assai meglio che da brandone. Brando rappresenterebbe aat. branto colla semplice epentesi eufonica di n; bradone e brandone rifletterebbero invece l’accus. braton bratun. Ed anche nel caso da me accennato sotto brandone che il ceppo si rannodi a ger. brant, è chiaro doversi per l’it. partire da un * brando. Ma circa questo gruppo resta ancora molta oscurità. Bl. branus ricorrente sin dal 1217 è riproduzione della voce it. Der.: branolino; sbrana-mento-re-tore.
Breccia, rottura d’un muro e conseguente apertura operata mediante cannone o mina; frantumi o pezzami di pietra da essa prodotti; sassi arrotondati (Cellini, Soderini) Risp.: sp. afr. bresche brèche fr. brèche [sin dal sec. 14º], pic. brèke, sp. bretia [Febrer nel sec. 15º ha la frase «rompre una bretia»] brecha, prov. berca ing. breach d’ug. sig. Immediatamente procede da fr. brèche, da cui anche sp. ing. e forse prov. Il fr. brèche, che il Mackel mette nel suo secondo gruppo, ossia in quello dei vocab. ger. entrati in Francia in epoca posteriore alle invasioni, riposava su aat. brechâ donde mat. breche qualche cosa di rompente, strumento da rompere, tm. Breche maciulla, m. ol. breke rottura, sv. svizz. breche caduta di pietrami rotti, ted. dial.
- Pagine in cui è citato Friedrich Christian Diez
- Pagine in cui è citato Papa Gregorio I
- Pagine in cui è citato Incmaro di Reims
- Pagine in cui è citato Dante Alighieri
- Pagine in cui è citato Benvenuto Cellini
- Pagine in cui è citato Giovanni Vittorio Soderini
- Pagine in cui è citato Jaume Febrer
- Pagine in cui è citato Emil Mackel
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