Pagina:Aristofane - Commedie, Venezia 1545.djvu/122: differenze tra le versioni

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;Dio.: Dì per Giove, quello che vuoi. (son io però fastidiato alquanto) ma avertisce, ch'io ho molto di colera.
;Dionisio: Dì per Giove, quello che vuoi. (son io però fastidiato alquanto) ma avertisce, ch'io ho molto di colera.
;Xan.: Ne hai altra cosa civile?
;Xantia: Ne hai altra cosa civile?
;Dio.: Non: salvo, ch'io son apresso da quella.
;Dionisio: Non: salvo, ch'io son apresso da quella.
;Xan.: Che poi? io dirò ogni cosa da ridere.
;Xantia: Che poi? io dirò ogni cosa da ridere.


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Versione delle 11:05, 6 mag 2009

Xanthia parla portando il bazolo in spalla.

Dionisio,                               Hercule,
Un morto,                             Charonte,
Il coro de le rane,                   Sacerdote,
Coro d'i sacrificij,                   Eaco,
Serva di Proserpina,               Hosta,
Un'altra hosta,                       Platane,
Servo di Plutone,                   Euripide,
Eschilo,                               Plutone.

XANTHIA, SERVO


DEb'io dire alcuna cosa come sogliamo ò signore, per la quale i spettatori sempre se ne ridono?

Dionisio
Dì per Giove, quello che vuoi. (son io però fastidiato alquanto) ma avertisce, ch'io ho molto di colera.
Xantia
Ne hai altra cosa civile?
Dionisio
Non: salvo, ch'io son apresso da quella.
Xantia
Che poi? io dirò ogni cosa da ridere.