Rime (Stampa)/Rime d'amore/XCVIII: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Aggiornamento template intestazione |
m Alebot: Assegno SAL 75% |
||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{Intestazione letteratura |
{{Qualità|avz=75%|data=22 settembre 2009|arg=Poesie}}{{Intestazione letteratura |
||
|Nome e cognome dell'autore=Gaspara Stampa |
|Nome e cognome dell'autore=Gaspara Stampa |
||
|Titolo=Rime |
|Titolo=Rime |
Versione delle 20:25, 22 set 2009
Questo testo è completo. |
Rime d'amore - XCVIII
◄ | XCVII | XCIX | ► |
Conte, il vostro valor ben è infinito
sì che vince qualunque alto valore,
ma verissimamente è via minore
del duol, ch'amando io ho per voi patito.
E, se non s'è fin qui letto et udito
de l'infinito cosa unqua maggiore,
questi sono i miracoli d'Amore,
che vince ciò che 'n cielo è stabilito.
Tempo già fu, che l'alta gioia mia
di gran lunga avanzava anco il mio duolo
mentre dolce la speme entro fioria:
or ella è gita, ed ei rimaso è solo,
dal dì che per mia stella acerba e ria
prendeste, ahi lassa! verso Francia il volo.
◄ | XCVII | XCIX | ► |