Rime (Stampa)/Rime d'amore/XCVIII: differenze tra le versioni

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|Nome e cognome dell'autore=Gaspara Stampa
|Titolo=Rime
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|Nome della pagina principale=Rime (Stampa)
|Eventuale titolo della sezione o del capitolo=[[Rime (Stampa)/Rime d'amore|Rime d'amore]]<br/><br/>XCVIII
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Versione delle 00:54, 16 feb 2010

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Conte, il vostro valor ben è infinito
sì che vince qualunque alto valore,
ma verissimamente è via minore
del duol, ch'amando io ho per voi patito.
E, se non s'è fin qui letto et udito
de l'infinito cosa unqua maggiore,
questi sono i miracoli d'Amore,
che vince ciò che 'n cielo è stabilito.
Tempo già fu, che l'alta gioia mia
di gran lunga avanzava anco il mio duolo
mentre dolce la speme entro fioria:
or ella è gita, ed ei rimaso è solo,
dal dì che per mia stella acerba e ria
prendeste, ahi lassa! verso Francia il volo.

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