Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo I.djvu/192: differenze tra le versioni
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data al Principe la parte che gli veniva, iniquamente cavava per sé grosse ricchezze, intanto che giaceano in isquallore quelli ai quali le solite largizioni erano o tolte o diminuite. Fece ancora battere monete d’oro minori in valore di quello che le spacciasse. E questo fu l’aspetto che sotto questo Imperadore i magistrati presentarono. |
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data al Prlacipc la parte clie gli veiiiva, iniquametilc |
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cavava per st^ grosse nccliezze, intanto chc giaccano in |
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isquallore qucUi ai quail Ic solite largizionl erano o |
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tolte o diminuitc. Fece ancora battere monete d’oro |
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mlnori in valorc di quello clic le spacciasse. E questo |
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fu Paspetto che sotto questo Imperadore i magistrati |
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prescntai’ouo. |
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CAPO XXIV. |
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State dc’ possidenti di terre. Esenzioni di trilfiUi praticate dagli |
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anlecedenti TmperadorL Nissuna ne accorda GiusUniano |
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. salpo che per un anno solo alle ciita prese dai nemici, |
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. Suoi decreti di annona^ d’ imposta, di descrizione’ |
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Anghei rie usaie per gli alloggiamenti de’ soldail in tempo di pace |
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Simile aitgheria sofferta dagli abitanti di Costantinopoli in |
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. occasione di una moltitudine di Barhari recatisi in quella |
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. capitale’ |
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- Come poi fossero ruinati i possessori di terre dim |
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qui 5 sebbene a spiegare Ic loro miseric bastar debba |
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quanto poco fa ho narrato dc’prcfetti cbe andavano a |
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governar le provincie, esscndo prima di ogni altra cosa |
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loro facceuda lo spogliare colle lor violenze i padroni di |
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latifondi. Fu pratica antichissima de’romani Imperadori |
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il rimettere non una^ ma plu e più volte j le piccole |
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partite che rimanessero da pagarsi alle casse pubbliche per |
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imposte ^ e ci5 faccvasi perch^ chi era già in misera |
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fortuna non fosse pcrpctuameule per que’ f1( lifi |
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htk-ustiato ^ ni i qucslori avessero occasione di tormentarli |
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data al Principe la parte che gli veniva, iniquamente cavava per sé grosse ricchezze, intanto che giaceano in isquallore quelli ai quali le solite largizioni erano o tolte o diminuite. Fece ancora battere monete d’oro minori in valore di quello che le spacciasse. E questo fu l’aspetto che sotto questo Imperadore i magistrati presentarono.