Pagina:Alfieri - Tragedie, Siena 1783, II.djvu/34: differenze tra le versioni

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<p style="text-indent:0em; letter-spacing:5px; font-size:large">SCENA TERZA</p>

<p style="text-indent:0em; font-size:medium">{{Sc|Egisto.}}</p> </div>
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{{xx-larger|O}}Diami, Elettra pur: più t'abborro io.
{{r|160}}Tosto in tuo danno al paragon vedrai,
Che non acerbi detti, o furor vano,
Ma che il profondo odio d'Egisto è morte.
Nelle mie mani, abbominelvol stirpe,
Alfin cadesti tutta: oh qual rammarico
{{r|165}}M'era al cor, che dell'onde irate preda
Fosse Atride rimaso! Oh, di vendetta
Qual parte, e quanta mi furavan l'onde!
Vero è, ch'avrian col sangue i figli suoi
L'esecrando d'Atreo feral convinto
{{r|170}}Espiato, col sangue: Avrei tua sete
Così, Tieste, io disbrama alquanto:
Se tutto no, così compiuto in parte
Il sanguinoso orribil giuramento....
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Versione delle 12:23, 5 feb 2011


SCENA TERZA

Egisto.



ODiami, Elettra pur: più t'abborro io.
160Tosto in tuo danno al paragon vedrai,
Che non acerbi detti, o furor vano,
Ma che il profondo odio d'Egisto è morte.
Nelle mie mani, abbominelvol stirpe,
Alfin cadesti tutta: oh qual rammarico
165M'era al cor, che dell'onde irate preda
Fosse Atride rimaso! Oh, di vendetta
Qual parte, e quanta mi furavan l'onde!
Vero è, ch'avrian col sangue i figli suoi
L'esecrando d'Atreo feral convinto
170Espiato, col sangue: Avrei tua sete
Così, Tieste, io disbrama alquanto:
Se tutto no, così compiuto in parte
Il sanguinoso orribil giuramento....