Libro proibito/Ad un critico 3: differenze tra le versioni

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Fin del mio nome ignari
Fin del mio nome ignari
Che visse al nostro secolo
Che visse al nostro secolo
Un asino tuo pari.
Un asino tuo pari.</poem>
*Note: L'opinione, accreditata dai pedanti, che la vitalità dì un lavoro letterario dipenda più che altro dalle bellezze dello stile, non trova appoggio nei fatti. Le commedie del Goldoni, scritte in lingua negletta, sopravvissero a quelle del Nota forbitissime. Si leggono con diletto le tragedie di Shakespeare tradotte in prosa non sempre elettissima dal Rusconi, non quelle di molti poeti italiani irriprovevoli per la sonorità del verso e per altri pregi dì forma. Autori encomiatissimi per la forbitezza dello scrivere, quali il Caro, il Giordani, il Tommaseo, ecc. ecc., trovano oggidì pochi lettori, mentre il Bandello ed altri novellieri antichi, non hanno cessato di dilettare col semplice prestìgio della originalità e della naturalezza sbadata. Si può essere teste da rapani e far dei libri raccomandabili come testi di lingua.
*Note:
L'opinione, accreditata dai pedanti, che la vitalità dì un
lavoro letterario dipenda più che altro dalle bellezze dello
stile, non trova appoggio nei fatti. Le commedie del Goldoni,
scritte in lingua negletta, sopravvissero a quelle del Nota
forbitissime. Si leggono con diletto le tragedie di Shakespeare
tradotte in prosa non sempre elettissima dal Rusconi, non quelle
di molti poeti italiani irriprovevoli per la sonorità del verso e
per altri pregi dì forma. Autori encomiatissimi per la forbitezza
dello scrivere, quali il Caro, il Giordani, il Tommaseo, ecc.
ecc., trovano oggidì pochi lettori, mentre il Bandello ed altri
novellieri antichi, non hanno cessato di dilettare col semplice
prestìgio della originalità e della naturalezza sbadata. Si può
essere teste da rapani e far dei libri raccomandabili come testi
di lingua.
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Versione delle 00:48, 17 set 2011

AD UN CRITICO 2

../LE SCUOLE ../GUARENTIGIE IncludiIntestazione 4 aprile 2010 50% Poesie

LE SCUOLE GUARENTIGIE

Se per lo stil sol vivono
      I libri, i miei morranno;
      I tuoi volumi, o Gellio,
      Eterna vita avranno.

    Così fia noto ai posteri
      Fin del mio nome ignari
      Che visse al nostro secolo
      Un asino tuo pari.

  • Note: L'opinione, accreditata dai pedanti, che la vitalità dì un lavoro letterario dipenda più che altro dalle bellezze dello stile, non trova appoggio nei fatti. Le commedie del Goldoni, scritte in lingua negletta, sopravvissero a quelle del Nota forbitissime. Si leggono con diletto le tragedie di Shakespeare tradotte in prosa non sempre elettissima dal Rusconi, non quelle di molti poeti italiani irriprovevoli per la sonorità del verso e per altri pregi dì forma. Autori encomiatissimi per la forbitezza dello scrivere, quali il Caro, il Giordani, il Tommaseo, ecc. ecc., trovano oggidì pochi lettori, mentre il Bandello ed altri novellieri antichi, non hanno cessato di dilettare col semplice prestìgio della originalità e della naturalezza sbadata. Si può essere teste da rapani e far dei libri raccomandabili come testi di lingua.