Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra/494. De' simulacri chiari o scuri che s'imprimono sopra i luoghi ombrosi e luminati posti infra la superficie ed il fondo delle acque chiare

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Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra
494. De' simulacri chiari o scuri che s'imprimono sopra i luoghi ombrosi e luminati posti infra la superficie ed il fondo delle acque chiare

Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra/493. Delle ombre fatte da' ponti sopra la loro acqua Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra/495. Dell'acqua chiara è trasparente il fondo fuori della superficie IncludiIntestazione 1 giugno 2008 75% Pittura

Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra
494. De' simulacri chiari o scuri che s'imprimono sopra i luoghi ombrosi e luminati posti infra la superficie ed il fondo delle acque chiare
Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra - 493. Delle ombre fatte da' ponti sopra la loro acqua Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra - 495. Dell'acqua chiara è trasparente il fondo fuori della superficie
Quando i simulacri degli obietti oscuri o luminosi s’imprimono sopra le parti oscure o illuminate de’ corpi interposti infra il fondo delle acque e la superficie, allora le parti ombrose di essi corpi si faranno piú scure, che saranno coperte dai simulacri ombrosi; ed il simile faranno le loro parti luminose; ma se sopra le parti ombrose e luminose s’imprimeranno i simulacri luminosi, allora le parti illuminate de’ predetti corpi si faranno di maggior chiarezza, e le loro ombre perderanno la loro grande oscurità; e questi tali corpi si dimostreranno di minor rilievo, che i corpi percossi dai simulacri oscuri. E questo accade, perché, com’è detto, i simulacri ombrosi aumentano le ombre de’ corpi ombrosi, i quali, ancoraché sieno veduti dal sole, che penetra la superficie dell’acqua, e facciansi colle loro ombre forte differenti dai lumi di essi corpi, s’aggiunge ad essi l’ombra coll’oscurità del simulacro oscuro, che si specchia nella pelle delle acque; e cosí si aumenta l’ombra di questi corpi facendosi piú oscura. Ed ancoraché tale simulacro oscuro tinga di sé le parti illuminate di tali corpi sommersi, non gli manca la chiarezza che gli dà la percussione de’ raggi solari, la quale, ancora ch’essa sia alquanto alterata da esso simulacro oscuro, poco nuoce, perché gli è tanto il giovamento ch’esso dà alle parti ombrose, che i corpi sommersi hanno piú rilievo assai che quelli che sono alterati dal simulacro luminoso; il quale, ancoraché rischiari le loro parti illuminate siccome le ombrose, le alterazioni di esse parti ombrose sono di tanta chiarezza, che tali corpi sommersi in tal sito si dimostrano di poco rilievo. Sia che il pelago nmtv abbia ghiaia, o erbe, o altri corpi ombrosi nel fondo della chiarezza della sua acqua, la quale pigli i suoi lumi dai raggi solari ch’escono dal sole d, e che una parte di ghiaia abbia sopra di sé il simulacro, il quale si specchia nella superficie di tale acqua, e che un’altra parte di ghiaia abbia sopra di sé il simulacro dell’aria bcsm, dico che la ghiaia coperta dal simulacro oscuro sarà piú visibile che la ghiaia ch’è coperta dalla chiarezza del simulacro chiaro; e la cagione si è che la parte percossa dal simulacro oscuro è piú visibile che quella ch’è percossa dal simulacro illuminato, perché la virtú visiva è superata ed offesa dalla parte illuminata dell’acqua, per l’aria che in essa si specchia, e cosí è aumentata tal virtú visiva dalla parte oscurata di essa acqua, ed in questo caso la pupilla dell’occhio non è d’uniforme virtú, perché da un lato è offesa dal troppo lume e dall’altro aumentata dall’oscuro.

Adunque quel ch’è detto di sopra non nasce se non da cause remote da tali acque e da tali simulacri, perché solo tal cosa nasce dall’occhio, il quale è offeso dallo splendore del simulacro dell’aria, ed è aumentato dall’altra parte dal simulacro oscuro.