Certo avverrà, che di Nettun fremente

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Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Canzoni Letteratura Certo avverrà, che di Nettun fremente Intestazione 25 aprile 2023 75% Da definire

Su Pindo eccelso delle Muse albergo Poichè l'ingegno uman feroce e duro
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XXXVI

PER BARTOLOMMEO DALL’ALVIANO

GENERALE DE’ VENEZIANI

Fu a ricuperare Terra-ferma, vinse nel Friuli i Tedeschi.

Certo avverrà, che di Nettun fremente
     L’unica Sposa le sals’onde avvive.
     Là dove alta Reina
     Siede in perpetuo stato,
     5E l’alma fronte rassereni a’ canti,
     Che ha di Parnaso il Livian guerriero.
Però ch’ei solo al mansueto impero,
     All’auree leggi della nobil gente,
     Or de’ fiumi sonanti
     10Sulle gelate rive
     Ed or dell’Alpi in fra le selve armato1
     Valse a cessar barbarica ruina.
Sempre là dove il Cielo aspro destina2,
     Sen vola in cieca notte uman pensiero;
     15Ma s’era nostro il fato,
     Lungo l’Adda corrente,
     Italia mia, che sospirosa or vive3,
     Fatta era Flegra de’ più rei Giganti.
Vivace amor, troppo trascorri avanti;
     20Non sai, che a largo dir pena è vicina?
     Seguasi dunque, o Dive,
     Per l’immortal sentiero,
     E l’atra stige, il Cavalier possente
     Fugga sull’ali al corridor stellato.
25Dolce bramar, che su nel Cielo aurato
     Non sorga al nostro giorno Alba di pianti;
     Nè ch’Espero dolente
     Caschi in onda marina;
     Ma quando assale empio Orione e fiero;
     30Tifi è nocchier, s’avvien, che in porto arrive.
Chi dunque meta, o Livian, prescrive
     Nel Ciel di Marte al tuo gran nome alato,
     Se tu raccogli altero
     Dalle sventure i vanti;
     35Nè più che al verno antica rupe alpina,
     A sorte avversa il tuo valor consente?
Te dentro il sangue, te nell’armi ardente,
     Quasi orribile tuon, fama descrive,
     Te l’alta Senna inchina,
     40Te il Parto faretrato,
     Te dell’Istro nevoso ancor tremanti
     I gorghi, e i gorghi del superbo Ibero.

Note

  1. Bartolomeo d’Alviano acquistossi gran nome per la campagna d’inverno nel 1508 nelle Alpi Giulie contro l’imperatore Massimiliano; sconfisse e distrusse a Cadore le truppe imperiali comandate dal duca di Brunswik.
  2. Vale a dire: Se il Cielo vuol punire alcuno, gli oscura la mente.
  3. Allude alla battaglia di Ghiara d’Adda, nella quale i Veneziani nel 150g furono sconfitti, e l’Alviano lor generale fu fatto prigioniero.