Cosmo, a cui stanca, e d'aspri affanni oppressa

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Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Sonetti Letteratura Cosmo, a cui stanca, e d’aspri affanni oppressa Intestazione 12 maggio 2023 75% Da definire

Sol dagli aspri Appennini il mar Tirreno Il gran destriero al Piroo sembiante
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XXIII

LODA IL MEDESIMO.

Cosmo, a cui stanca, e d’aspri affanni oppressa
     La Patria corse, e con la man paterna
     Forte l’ergesti, e di beltà superna
     4Lasciasti in lei fulgida forma impressa,
Or che del figlio al gran valor commessa
     Indi la scerni, ove il gioir s’eterna,
     Quanto godi in mirar, che alto governa
     8Lo scettro, e i regni fortunar non cessa?
Tu calchi il Polo, e d’Orïon tu sorgi
     Oltre le fiamme, e nel maggior sereno
     11Tra magnanimi Eroi ti assidi in alto.
Nè però reggia in sulla terra scorgi,
     Che d’alma pace più s’illustri, o meno
     14Paventi ingiusto di rio Marte assalto.