Dal cor tragge nocchier sospiri amari

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Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Letteratura Intestazione 4 agosto 2023 75% Da definire

Ecco la luce Già mi dolsi io, che acerbo orgoglio
Questo testo fa parte della raccolta Canzonette di Gabriello Chiabrera


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XXV

Invita Clori a cantar seco le glorie
di Ferdinando Gran Duca
.

Dal cor tragge nocchier sospiri amari,
     Quando Austro reo
     Gonfia l’Egéo,
     Rompendo il corso de’ pensieri avari.
5Quando cosparte
     E vele e sarte,
     Quando è il timon sdrucito,
     Allor dolente
     Volge la mente,
     10E volge gli occhi al lito:
     Ah desiderio uman soverchio ardito,
     Che gir t’invogli
     Là ’ve i cordogli
     Frequenti sono, ed i piacer son rari!
15Per l’Oceáno
     Erri lontano
     Chi prezza gemme, ed ori;
     Ma dal bell’Arno
     Rimove indarno
     20Speme di gran tesori:
     Qui di stabile April ridono i fiori;
     Qui, s’ei sormonta,
     Qui s’ei tramonta,
     Del Sole i raggi per lo ciel son chiari.
25Vani desiri
     Co’ rei martiri
     Non più ci stieno intorno:
     Che pompa, ed ostro?
     Il viver nostro
     30Puossi chiamare un giorno:
     Cingiti Clori di bel mirto adorno,
     E di rubini
     Cospargi i crini,
     Via più che lucid’oro, a mirar cari.
35Per val di Sieve,
     Per val di Grieve,
     Clori, moviamo il piede;
     E sul Mugnone,
     O sull’Umbrone
     40Facciam tranquilla sede:
     La cetra, onde di Dirce io sono erede,
     In man mi reco,
     Tu giungi seco
     Tua voce eletta, che racqueta i mari.
45A gran diletto
     Traggi dal petto
     Note di canti egregi,
     Ed ogni vento
     Ascolti intento
     50Di Ferdinando i pregi:
     Sorvoli di splendor su gli altri Regi
     Il suo gran vanto;
     E col tuo canto
     Ciascuna lingua a celebrarlo impari.
55Dal cor tragge ec.