Donna, siam rei di morte. Errasti, errai

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Giovan Battista Marino

XVII secolo Letteratura 13 - Inferno amoroso Intestazione 10 aprile 2008 75% Raccolte di poesie

Amor, com'esser può che per mia doglia E labra ha di rubino
Questo testo fa parte della raccolta Amori (Marino)

 
Donna, siam rei di morte. Errasti, errai;
di perdon non son degni i nostri errori.
Tu, ch’aventasti in me sì fieri ardori;
io, che le fiamme a sì bel sol furai.

5Io, ch’una fera rigida adorai;
tu, che fosti sord’aspe a’ miei dolori.
Tu nel’ire ostinata, io negli amori.
Tu pur troppo sdegnasti, io troppo amai.

Or la pena, laggiù nel cieco Averno,
10pari al fallo n’aspetta. Arderà poi
chi visse in foco, in vivo foco eterno.

Quivi (s’Amor fia giusto) amboduo noi
al’incendio dannati, avrem l’inferno:
tu nel mio core, ed io negli occhi tuoi.