Ecco su base, che d'ingegno altero

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Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Canzoni Letteratura Ecco su base, che d’ingegno altero Intestazione 25 aprile 2023 75% Da definire

Poichè l'ingegno uman feroce e duro Da' Campi Elisi, ove di gaudio intero
Questo testo fa parte della raccolta Canzoni eroiche di Gabriello Chiabrera


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XXXVIII

AL SIGNOR RICCARDO RICCARDI

Quando s’alzò la statua di bronzo
al Gran Duca Ferdinando.

Ecco su base, che d’ingegno altero
     Ornò Scultore, a Prasitel sembiante,
     Di fulgido metal, quasi spirante,
     Frena il gran Ferdinando alto destriero.
5Se qui rivolge, trapassando il guardo
     Stranier, che prove memorabil pregi,
     Ei fia d’imprese e di pensieri egregi
     Verace istoria a rinnovar non tardo.
Astrea ben culta, ed all’amabil Pace
     10Cerere aggiunta, e di pietate esempi,
     Di trionfanti insegne ornati i Tempi,
     Ed ingombro d’orror l’orribil Trace.
Ciò rimirando nell’immagin, parmi
     Del Signor nostro ad ora ad or narrarsi
     15Per nobil turbe; onde è ragione alzarsi
     Ad alme eccelse e fusi bronzi e marmi.
Ma se d’irato ciel turbine oscuro
     Gli aerei campi risonando scuote,
     Se d’atri nembi orrido tuon percuote,
     20Quale a tanti furor bronzo è sicuro?
Dunque in Parnaso alla più forte incude
     Stancando il braccio riversiam sudori,
     E facciasi opra d’immortali onori,
     O buon Riccardo, ad immortal virtude.
25Vaghezza ardita non mai sempre è rea;
     Affretta il piè su per l’Aonie rive,
     E fa sonar fra le Castalie Dive
     Sovra del nostro Re cetra Dircea.
Quando egli afllisse i più remoti Eoi,
     30Tu la temprasti a rischiarar suo vanto;
     Non ti stancar; che non ignobil canto
     E sol conforto de’ veraci Eroi.
E non indarno; i più sublimi affanni
     Cascano in cieca notte al fin sommersi,
     35Se chiara lampa di Meonj versi
     Non rasserena il folto orror degli anni.