Già d'un volto sereno

Da Wikisource.
Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Letteratura Intestazione 4 agosto 2023 75% Da definire

Già tornano le chiome agli arboscelli Girate, occhi, girate
Questo testo fa parte della raccolta Canzonette di Gabriello Chiabrera


[p. 119 modifica]

XXX

Che sempre amerà.

Già d’un volto sereno
     Almo splendor mirai,
     Ed a sì cari rai
     Tutto avvampommi il seno;
     5Ne che venisse meno
     Ivi l’accolto ardore
     Il valse a fare orgoglio
     Ne sdegno, nè rigore,
     Ne forza di cordoglio,
     10Ne sforzo di martire,
     Ne vïolenza d’ire.
Emmi sì caro il foco
     Di sì somma bellezza,
     Che io sostengo ogni asprezza
     15Come soave gioco,
     Ogn’ora in ogni loco
     Tanta beltà vagheggio;
     Se sorge il Sol dall’onde,
     Nell’Alba io la riveggio,
     20E s’ei nel mar s’asconde,
     Nel sen dell’aria oscura
     Cintia la mi figura.
In fresca aura, che mova,
     In vago fior di piaggia,
     25In pianta aspra selvaggia
     Il mio pensier la trova,
     Ed invan si riprova
     Nuov’arco, e nuovo dardo
     Farmi piaga amorosa;
     30Che nebbioso ogni sguardo,
     Ogni guancia rugosa,
     Ogni chioma canuta
     È per me divenuta.
Vile ed ignobil merto,
     35Cui non si dà mercede
     Per sempiterna fede,
     Meco non fia per certo;
     Veggano il fianco aperto
     Gli occhi che mi feriro,
     40Finchè io rimango in vita;
     E l’ultimo sospiro
     Dell’estrema partita

[p. 120 modifica]

     Col nome tuo s’invii,
     O fin de’ miei disii.