Il buon cuore - Anno XI, n. 03 - 20 gennaio 1912/Beneficenza

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Beneficenza

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Educazione ed Istruzione Religione

[p. 20 modifica] Beneficenza


Per l’Asilo Convitto Luigi Vitali pei bambini ciechi



OBLAZIONI.

I bambini Bazzi Federico e Maria offrono i loro risparmi ai bambini ciechi, loro buoni amici |||
 L. 10 ―
G. nel genetliaco di C. C. M. |||
   » 10 ―


SOCI AZIONISTI.

Signora Giovanna Piccioni Negroni |||
 L. 5 ―
» Margherita Wies |||
   » 5 ―
» Marianna Cantoni (2 azioni) |||
   » 10 ―
» Luigia Cantoni |||
   » 5 ―
» Caterina Cantoni |||
   » 5 ―
Donna Rita Cajrati |||
   » 5 ―
Ing. arch. cav. M. Cajrati |||
   » 5 ―
Signorina Matelda Cajrati |||
   » 5 ―
» Cesarina Pollino |||
   » 5 ―


Fiera a favore dell’Asilo Infant. dei Ciechi.

Incasso totale della Fiera nei giorni 2, 3, 4 e 5 dicembre 1911 |||
 L. 17350 65
Spese |||
   » 300 70


Incasso netto della Fiera |||
 L. 17050 15
Versato un terzo dell’incasso netto alla Società Pro Esercito per la sottoscrizione per i feriti in guerra e le famiglie dei richiamati |||
   » 5686 80


Residuo incasso netto a favore dell’Asilo |||
 L. 11363 45


Gli indumenti rimasti invenduti dopo la Fiera vennero divisi in proporzione di due terzi per l’Asilo Infantile e di un terzo per la Società Pro-Esercito, la quale per mezzo delle Signore incaricate dell’accertamento dei bisogni, li va distribuendo alle famiglie dei feriti e dei richiamati.

Società Italiana di Previdenza per le Giovani Operaie


Una simpatica festa della beneficenza e del patriottismo fu celebrata il giorno dell’Epifania.

La Società Italiana di Previdenza per le Operaie che ogni giorno più estende la sua benefica opera, sotto la presidenza della principessa Maria Castelbarco Albani Della-Somaglia, riunì in quel giorno nella Palestra della Scuola Comunale di P. Nuova più di 600 sue socie, signore ed operaie, per l’Albero di Natale, e la distribuzione dei premi alle alunne distintesi nelle Scuole festive sociali nell’anno 1910-11 alla presenza del sindaco onorevole Greppi.

Le Socie operaie vollero che la festa acquistasse un più alto significato, e organizzarono per l’occasione una recita a beneficio delle famiglie dei feriti, cui esse stesse diedero la loro opera come esecutrici, e il loro obolo come sottoscrittrici.

Furono recitate varie cosine tutte di contenuto patriottico, fra cui un monologo del noto poeta piacentino Valente Zaustini Agli Avamposti di tutta attualità che fu ottimamente detto e entusiasticamente applaudito.

La Ditta Orazio del Bo offrì generosamente un buon numero di medaglie commemorative della spedizione tripolitana, che furono distribuite alle intervenute.

Le Socie dei Circoli festivi daranno ancora delle rappresentazioni nella Palestra della Scuola Comunale di P. Nuova (bastioni di P. Nuova) nei giorni di 21.28 gennaio 4-11-18-24 febbraio alle ore 14 precise.

Si ritira alla porta il biglietto mediante l’offerta di almeno centesimi 25.

Per la salvezza dei nostri emigranti


Dell’ITALICA GENS


(Continuazione e fine).


E chi mai vorrebbe dire che coloro che non fanno ritorno, perdono il diritto al nostro aiuto ed ai nostri sentimenti patrii? Perchè, quei che così rimangono nelle contrade straniere, e ne adottano la lingua ed anche la cittadinanza sono realmente una perdita o non piuttosto un guadagno per la nostra Italia? E quando io dico perdita o guadagno non prendo già di mira soltanto quei vantaggi, che ne sono certamente derivati alle classi operaie, dovuti al fatto che i salari per la diminuita concorrenza di lavoratori, si sono notevolmente e provvidamente rialzati in Italia; e così l’uscita degli uni fu la fortuna di quelli che rimasero. Nè intendendo parlare di certi Municipi che poterono ristabilirsi in finanze per la buona fortuna fatta da quelli che andarono a vivere in paesi lontani: per questo ancora tanti debiti, per cui molte famiglie sarebbero pericolate, vennero soddisfatti; e tanti villaggi dalle case cadenti, si trovano rinnovellati, richiamati a vita novella con decenti e belle abitazioni. Parlo del bene che l’emigrazione porta anche allo Stato in generale.

Quando voi date una vostra figliuola a marito, voi piangete; sebbene voi sappiate che con ciò avete inteso di procurare la sua felicità. Essa per voi è perduta; il vostro nome stesso è perduto per essa, poichè ella assumerà quello della famiglia nella quale essa entra a far parte. Voi perciò oggi piangete, ma riderete domani quando vi stringerete fra le braccia e bacierete in volto i vostri nipotini. Sarete allora contento perchè voi sapete che, quantunque sotto un altro nome e sotto un altro tetto, pure quelli sono sangue vostro; ed il loro bene lo tenete come bene vostro, e la loro riuscita nel mondo ridonda a vostro onore; anzi, se si dovesse giudicare dalle dimostrazioni di affetto che loro usate, si direbbe che portate più affetto ai vostri [p. 21 modifica] nipoti, che ai figli vostri. Dimandatelo ai nonni! In questa stessa guisa io dico, non sono perduti i nostri fratelli che, costretti dalla necessità o dai vantaggi, si immedesimano coi popoli in mezzo ai quali vivono e dai quali essi ricavano i comodi della vita.

Non perdimo il tempo e l’occasione di ben fare per vane od inutili sentimentalità, aiutiamoli ora che si trovano in duri cimenti e stiamo certi che se li avviamo bene nei primi passi alla fortuna, saremo un giorno ricompensati non solo con la soddisfazione del bene che loro abbiamo procurato, ma molto più per l’interesse che ne verrà a noi ed alla patria nostra. Guardate, di grazia, e vedete come la Germania sia cresciuta gigante nei suoi rapporti commerciali col mondo intero, ma specialmente cogli Stati Uniti in siffatta guisa da competerne loro e seriamente il primato. Ma di dove venne tutto ciò? Quei tedeschi, da parecchi anni or sono lasciarono la patria loro, come oggidì fanno tanti dei nostri, colla perseverante attività riuscirono a fare grandi fortune, che al giorno d’oggi sono la immediata causa del gigantesco movimento commerciale della patria loro.

Osservaste mai con quale perfetta organizzazione la Germania aiuta e protegge i figli suoi che sono sparsi nelle contrade straniere? Di quante cure le assedia, ma specialmente con quanto studio e costanza, con qual perfetto sistema essa ha saputo svolgere il piano della colonizzazione e mandare i figli suoi nelle campagne adesso produttrici di tanta ricchezza per loro! I tedeschi arrivati negli Stati Uniti, su per giù poveri come i nostri emigrati, quando specialmente in forza delle colonie agricole così ben sviluppate per ogni dove, salirono a buona fortuna, non si dimenticarono dei loro concittadini dai quali ebbero l’appoggio, nè di quella patria che loro diede i natali. E la Germania di oggi, nello spettacoloso incremento del suo commercio, raccoglie a mille doppi quello che anni sono aveva parcamente seminato pei suoi figliuoli.

E così sarà di tutte quelle nazioni che metteranno studio particolare nell’avviare il soprappiù della loro popolazione al lavoro della terra, dalla quale saranno largamente ricompensate, e quelle che ciò trascurano avranno ragione di pentirsi se avviene che il loro commercio venga sempre più ristretto, ed esse si trovino isolate.

Ed in quanto poi al mantenersi sempre vivo nel cuor dell’emigrato l’amor verso la sua patria non vi ha dubbio. Avviene come al figlio che mai non seppe che amava tanto la madre sua, come quando se ne trovò assai lontano: allora egli pone in oblio quante differenze e contrarietà egli credette di avere sofferto sotto il tetto materno: una cosa sola ricorda che ella è la madre e si strugge d’amore al solo pensiero di lei. Così sembra a me ed agli altri, che possono parlare per esperimento fatto, che la lontananza della patria non ne distrugge l’amore, che si ha per essa, anzi lo purifica e lo sveste di certe amarezze che forse inutili e meschine contese gli possono avere occasionato in patria; egli l’abbraccia tutta tutta intera di un solo amplesso, con un solo palpito; nè solamente si compiace delle passate glorie, ma anela ad averla sempre più grande e torreggiante in mezzo alle altre nazioni.

Questo amore non sarà sterile, perchè si cercherà di rannodare col nativo paese i più stretti vincoli di commercio e d’interesse, per cui esso possa primeggiare nel mondo come una volta fece, quando le sue galee, salpando dai porti dell’Adriatico e del Mediterraneo, riscuotevano tributi per ogni dove, insegnando alle altre nazioni quella scienza di commercio, nella quale purtroppo alcune scolare sorpassarono la maestra.

Che del resto il conservare l’affetto e l’amore alla propria patria di origine è molto apprezzato nello stesso paese di adozione, perchè è segno di cuore ben fatto e caparra di sincera devozione al paese a cui si sono alleati. Vedete gli Irlandesi da quanto tempo essi hanno lasciato l’isola verde e vedete come essi si siano immedesimati nell’interesse e nell’affetto alla loro patria d’adozione! Dirassi perciò che è diminuito il lor amore verso l’Irlanda? Se ciò diceste, ben di leggeri trovereste che non siete nel giusto: basta ad esempio assistere alla grande dimostrazione che essi fanno ogni anno nel giorno di S. Patrizio. Orbene in una di queste solenni e grandi dimostrazioni di parecchie centinaia di migliaia di Irlandesi, che sfilavano in rivista sotto gli occhi del presidente Harrison, egli loro disse: «Saluto di cuore la bandiera verde che in tanto numero io vedo sventolare fra i vessilli della nostra Confederazione: la saluto perché questa vostra bandiera e questa vostra dimostrazione di affetto alla patria di origine è per me la più sicura caparra di vero amore e di sincero attaccamento alla vostra patria d’adozione. Perché certamente non è degno, nè può diventare buon cittadino americano colui che dimentica e non ama la sua patria di origine».

Così ragionevolmente si può dire dei nostri emigranti e possiamo essere sicuri che aiutando la colonizzazione agricola nei paesi nei quali essi hanno emigrato, noi resteremo sempre avvinti di comune affetto e di comune interesse, mentre all’istesso tempo provvederemo saggiamente al bene futuro della patria ed alla prosperità di questa grande nazione, l’Italia.

Offerte per l’Opera Pia Catena

(CURA DI SALSOMAGGIORE).


Signora Mina Beltrami Clementina |||
   » 10 ―
» Mina Lena Maria |||
   » 10 ―
Signor Mina Carlo |||
   » 10 ―
» Mina Giuseppe |||
   » 10 ―
Signora Mina Gianna |||
   » 10 ―
» Mina Carla |||
   » 10 ―
» Gnecchi Maria Sessa |||
   » 10 ―
» Grancini Virginia |||
   » 10 ―
» Bergonzoli Adele |||
   » 10 ―
» Bruni Maria |||
   » 10 ―
» Riva Mapelli Elisa |||
   » 10 ―
» Garbagnati Lamptrti Diamante |||
   » 10 ―
» Sessa Riva Carlotta |||
   » 10 ―
» Sessa Nella |||
   » 10 ―

[p. 22 modifica]

Signor Marietti dott. Antonio |||
   » 10 ―
Signora Matietti Brini Teresa |||
   » 10 ―
» Sessa Lisa |||
   » 10 ―
» Marietti Borsini Giulia |||
   » 10 ―
» Marietti Giulia |||
   » 10 ―
» Marietti Maria |||
   » 10 ―
» Longhi Brini Ernesta |||
   » 10 ―
» Fiocchi Cantù Giuseppina |||
   » 10 ―
» Feltrinelli de Pretz Maria |||
   » 10 ―
In memoria di Don Adalberto Catena |||
   » 10 ―
Signora Faconti Bardelli Maria |||
   » 10 ―
» Faconti Giuseppina |||
   » 10 ―
» Martorelli Cavalli Rosalia |||
   » 10 ―
» Martorelli Angiolina |||
   » 10 ―
» Grandi Riva Amalia |||
   » 10 ―
» Grandi Rosa |||
   » 10 ―
Signor Sessa Giuseppe |||
   » 10 ―
Signora Sessa Vittadini Adele |||
   » 10 ―
» Fossati Combi Rosalia |||
   » 10 ―
» Crespi Morbio nob. Giulia |||
   » 10 ―
» Carabelli Piazza Francesca |||
   » 10 ―
» Annoni Riva Maria |||
   » 10 ―
» Annoni Ernestina |||
   » 10 ―
» Annoni Gina |||
   » 10 ―
» N. N. |||
   » 10 ―
» Colombo Segabrugo Paolina |||
   » 10 ―
» Carini Lombardi Gigia |||
   » 10 ―
» Bernasconi Irene |||
   » 10 ―
» Savini Campi Nina |||
   » 10 ―
» Savini Angelina |||
   » 10 ―
» Perego Elisa |||
   » 10 ―
» Perego Virginia |||
   » 10 ―
» Bolgeri Bolgeri Marianna |||
   » 10 ―
» Vercesi Consonni Serafina |||
   » 10 ―
» Rocchini Vercesi Giuseppina |||
   » 10 ―
» Consonni Vercesi Amalia |||
   » 10 ―
» Consonni Vignati Celestina |||
   » 10 ―
» Consonni Emilia |||
   » 10 ―
» Colombo Consonni Anita |||
   » 10 ―
» Cerri Antonietta |||
   » 10 ―
» Chiappa Tilde |||
   » 10 ―
» Modiano Marchi Bice |||
   » 10 ―
» Ronchetti Bruni Isa |||
   » 10 ―
» Dal Verme Lurani contessa Carmela |||
   » 10 ―


NUOVE PATRONESSE.

Signore: Dal Verme Lurani contessa Carmela — Ronchetti Bruni Isa — Lavezzari Maino Giovannina.